Le sfide e il continuo misurarsi, mettersi costantemente in discussione, sperimentare continuamente per migliorarsi in un mondo –quello del vino- nel quale nessuno può tracciare confini certi, per noi rappresenta il sale della vita.
Questo per dirvi che è stato impossibile, dopo aver conosciuto Ferdinando, non entusiasmarci nell’idea d’intraprendere un percorso insieme. Eccitazione e muscoli tesi per la voglia di cominciare a guardare dentro l’Alta Langa erano tangibili già durante il pranzo, quando a un certo punto le voci si sovrapponevano e la voglia di raccontarsi nel breve spazio di poche ore, è stata sinonimo d’intesa.
Da subito la piena sintonia nell’applicazione di un pensiero che si sintetizza in una bottiglia di vino, ci ha fatto scoprire vicini ed io e Nico ce ne siamo tornati a casa con un sorriso in più stampato in mente e con una voglia di fare e di confrontarci che pareva quella di una dozzina d’anni orsono, quando siamo partiti con Andrea Arici.
Nessun compromesso, Ferdinando non ne vuole e noi nemmeno e così quest’anno sono state messe a dimora le 7500 piante a Serravalle Langhe, tra Pinot Nero e Chardonnay. Per la prossima vendemmia stiamo cercando uva d’acquistare per cominciare a sperimentare (Principiano vorrebbe uva dal medesimo comune) e per vedere di realizzare qualcosa che non rappresenti solo l’essenza di un grande vino ma che possa essere valore aggiunto per quel territorio.
Non vediamo l’ora di cominciare!
Devo ringraziare Lorenzo Nodari, senza il quale l’incontro tra noi e Ferdinando non sarebbe avvenuto.
Bravo Principiano lo è sicuramente con i rossi anche se per i miei corrottissimi gusti non è certo un riferimento. Vediamo cosa salta fuori con le bolle.
Intanto se vuoi testare qualche altro produttore di barolo che fa pure bolle (e bianchi!!) prova a farti un giro da Sergio Germano a serralunga.
Come non conoscere i vini di Germano.. ottimi tutti!