« Io non sento il tuo cuore! Perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente equivale a non vivere… ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto. »
Questa frase è tratta da una scena del film “Vi presento Joe Black” nella quale Anthony Hopkins parla, da padre, alla splendida Claire Forlani. Per ovvi motivi, prendo in esame solo l’ultima parte e la faccio mia, per augurare a Davidone Camoni una vita felice.
Ho chiesto a Davide di collaborare con me a questo blog, di mettere “su carta” la sua passione(perché di questo si tratta più di ogni altra cosa), il suo lavoro, con il fine di poter offrire ai lettori e ai vari wine-lover, la possibilità di apprendere aspetti tecnici d’importanza fondamentale.
TerraUomoCielo in questo modo, vuole dare una panoramica tecnica dell’andamento della vendemmia in una delle province italiane più “policrome”da un punto di vista geologico, climatico e ambientale, che si conoscano nell’ambito del mondo del vino. Una provincia racchiusa tra due laghi, un contenitore d’identità non ancora del tutto ben espresse, ma ricco di evidenti peculiarità e immense potenzialità, in uno spazio tanto piccolo. La provincia di Brescia.
Così, dopo la Franciacorta pubblicheremo il punto di vista tecnico anche per gli altri territori bresciani, quali la Valtènesi, la Lugana e, se avremo dati a sufficienza, proveremo a fare la stessa cosa anche per Botticino, Valle Camonica e Capriano del Colle. Ripeto, se avremo dati a sufficienza.
Tornando a Davidone, devo dirvi che la scorsa settimana ho chiesto a lui di inviarmi “due righe” nelle quali si raccontasse. Pubblico di seguito, invitandovi a leggerlo tutto d’un fiato, il ritratto ironico e divertente che ha saputo fare di se stesso, perché anche nella tecnica delle cose si cela sempre l’anima di un uomo.
Questa, è quella di Davidone.
G.A.
giovanni ciao
Ti riassumo brevemente le puttanate che ho fatto in questa vita.
asilo nido dai nove mesi dove conosco Lina, cuoca che m’inizia al cibo.
scuola materna – elementari – medie come i comuni mortali.
Superiori: istituto agrario, Orzivecchi (BS). La scuola è fondata da Pastori come tenuta per lo sviluppo della scienza lattiero casearia (ce ne sono due in italia per i formaggi, una a Pandino e una a Orzivecchi appunto) ottengo la qualifica di Operatore Agro-industriale nel 1997 con 96/100 e il diploma di agrotecnico nel 1999 con la votazione di 100/100. Qui imparo a fare i formaggi.
Nel 1997 per meriti scolastici la fondazione “Istituzione Agrarie Raggruppate” mi regala un viaggio studio negli Stati Uniti e Canada per sviluppare le mie conoscenze in campo agricolo. Dopo aver visto le principali città (New York, Toronto, Vancouver, Calgary, San Francisco) ho effettuato rilievi nelle principali aziende agricole americane (a Sonoma Valley in una cantina/birrificio, nel Montana, dopo un viaggio nel parco di Yellowstone in un allevamento di angus da 5000 ettari, in una industria californiana di produzione di latte appartenente al Dairy Farmers of America, e in un frutteto vicino a Santa Rosa; California.
Nel 1998 arrivo secondo nel concorso nazionale per operatori agro-industriali, e ricevo una borsa di studio che ritiro direttamente dall’allora ministro per l’istruzione Berlinguer nel gennaio 1999.
Dal 1999 al 2003 ricevo Borsa di Studio dall’Università degli studi di Milano.
Nel 2000 la fondazione Cav. Giuseppe Gatti mi ritiene studente meritevole conferendomi borsa di studio che mi permette di proseguire gli studi universitari.
Nel 1999 e nel 2000 il comune di Castelcovati finanzia i miei studi mediante l’erogazione di una simbolica borsa di studio.
Dal 1998 al 2006 lavoro per tutto il periodo estivo e autunnale presso la Cà del Bosco per pagarmi gli studi universitari, da mansioni base fino ad una piccola collaborazione presso il loro laboratorio. Poche righe per un lavoro che mi ha dato tanto.
Nel 1999 conseguo, assieme al diploma di agrotecnico, un diploma di qualifica di Esperto di Gestione della Qualità dei Processi Agroindustriali (I e II ciclo), corso biennale con la votazione di 92/100 e 99/100
Nell’anno accademico 2004/2005 conseguo la laurea quinquennale in Scienze e Tecnologie Alimentari a pieni voti. La tesi riguardava i sistemi di rintracciabilità di filiera nelle aziende agroalimentari italiane secondo la nascente ISO22005 (allora UNI10939).
Dal 2007 lavoro presso Enoconsulting: con due contratti a progetto relativi allo sviluppo delle metodiche per lo studio della produttività dei lieviti e sull’implemento della tecnologia FTIR per la determinazione rapida dei micro – costituenti del vino. Adatto lo stesso sistema per un metodo destinato alle uve per migliorare la tempistica e la qualità dei risultati analitici e permettere modelli previsionali più accurati.
Da dicembre 2008 ricevo incarico di Responsabile Assicurazione Qualità e mi sono occupato del passaggio di accreditamento tra la norma ISO 9001:2000 a ISO 9001:2008. IL laboratorio è accreditato anche UNI CEI EN ISO17025/2005.
Nel 2008 mi occupo di adattare lo studio del colore secondo la risoluzione ENO01/06 CIELAB per lo studio dei vini rosati.
Nel 2009 applico in laboratorio un metodo per lo studio della produttività dei lieviti atti alla spumantizzazione.
informazioni indispensabili:
segno all’asilo: porta
morosa: si, lavora come Human Resource Director presso una sede milanese di multinazionale francese della moda
interessi: musica
diploma di accademia in tromba, suono a livello amatoriale chitarra, pianoforte, violino e qualsiasi altra cosa emetta un suono. Ho diretto un cor,nel 2005/6 e nel 2007 suono nella banda del paese da 18 anni e ogni tanto suono pop italiano con amici unplugged a qualche festa in cui ci invitano e in alcune birrerie, ma non è la mia attività preferita in campo musicale.
Diottrie: 10. Se sommo quelle di entrambe gli occhi.
Piatto preferito: la marmellata di cipolle delle alberelle, che figata!
ecco perchè ha le spalle tanto grandi Davide…
buon lavoro!
non sono grandi le spalle…è il corpo smilzo 🙂
buon fine settimana a tutti!