Mauro Locatelli

Chi sono? Dove vado? Cosa faccio?

Per tutte e tre queste profonde e intime domande non ho chiare risposte, e non so se ne avrò per molto tempo ancora; come si suol dire, poche idee ma ben confuse.

In qualsiasi caso,un Diploma di Maturità strappato con un po’ di fortuna, sono approdato al punto di svolta (o almeno all’epoca lo consideravo tale…) della mia breve vita. Sapevo solo cosa non volevo essere: non un medico, non un ingegnere, non un commercialista, né un avvocato; a quel punto la confusione regnava sovrana nella mia zucca, fino a che un articolo su un quotidiano venne a spifferarmi che i Laureati in Enologia e Viticoltura erano quelli con le migliori opportunità lavorative nel post-laurea. Ed io ci cascai.
Vinta qualche legittima diffidenza familiare relativamente alla scelta, nell’estate del 2007 mi sono iscritto al Corso di Laurea Triennale in Enologia e Viticoltura presso l’Università degli Studi di Milano, per gli amici “la Statale”.
Inutile sottolineare che all’epoca ero completamente digiuno di qualsivoglia nozione relativa al vino, se non una vaga consapevolezza che questo provenisse dall’uva.
Il percorso triennale non era ancora concluso che mi venne labrillante idea di “approfondire” la mia conoscenza e dare più solide basi alla mia formazione; perciò, nell’autunno del 2011, iniziai a frequentare a Conegliano i corsi della Laurea Magistrale, conseguita nell’aprile del 2013, con una tesi relativa alla neonata D.O. bresciana Valtènesi, a cui Giovanni ha dato un contributo, in termini di contatti e conoscenze, che definire sostanziale è riduttivo.

Nel frattempo le mie esperienze in cantina, tra tirocini e lavoretti occasionali, mi hanno portato a lavorare durante la vendemmia in Sicilia, in Franciacorta (dove ho avuto anche una breve esperienza all’interno del Consorzio), sul Garda ed infine,nell’estate 2013, in California. Proprio alla fine di quest’ultima mia esperienza Giovanni mi ha proposto di entrare a far parte del team di Terrauomocielo, e di raccontare un po’ com’è lavorare in una cantina dall’altra parte del mondo. Per me l’invito è stato una lusinga irresistibile, e siccome il mio ego ogni tanto va nutrito, anche se non l’avevo mai fatto prima ho accettato di condividere con il mondo quello che è stato il mio vissuto.

Dopo la California è stata la volta dell’incantevole Nuova Zelanda, seguita da un ritorno vicino casa, di nuovo in Franciacorta. Qui penso e spero di rimanere per un po’, in modo da osservare, imparare, sbagliare, correggermi e sbagliare di nuovo. Nel mio ruolo di responsabile di cantina di una delle Aziende storiche della Franciacorta, la prima ad adottare integralmente il Metodo Solouva, ho e avrò la possibilità di confrontarmi con straordinari professionisti ma anche la necessità di far fronte a situazioni di grandissima pressione. Sarà una bella palestra, insomma.

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Visto che del futuro non c’è certezza e il crucciarsi non risolve nulla, ho deciso e maturato la convinzione di vivere un po’ step-by-step, senza grandi pianificazioni per il divenire…perciò non so cosa potrete trovare più avanti scritto di mio pugno su Terrauomocielo, ma sicuramente lascerò e lancerò un segnale del mio passaggio.

Un abbraccio,

M.

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