La Franciacorta dà l’addio a Vinitaly?

Non sono solito fare sconti al Consorzio ogni volta che ce n’è l’occasione ed è altrettanto giusto che vi segnali anche i momenti top, quelli da ricordare, quelli fatti di piccole ma significative svolte e in questo caso, devo segnalarne ben due.

Una di queste probabili “sterzate” potrebbe essere la mancata partecipazione del consorzio alla prossima edizione di Vinitaly.

La crescita del numero di aziende franciacortine partecipanti ha portato a un’inesorabile riduzione degli spazi, con i corridoi ridotti a sentieri e la temperatura capace di sfiorare quella dell’Etna, oltre a diversi disservizi e questioni politico-burocratiche, fanno propendere il consorzio per la mancata adesione all’evento. E le aziende che hanno stand al di fuori della lombardia, le stesse che promuovono il boicottaggio(leggi cda consorzio), saranno ugualmente in fiera o saranno solidali con il resto dei produttori franciacortini? Questo sarebbe interessante saperlo.

Personalmente appoggio la decisione, anche perché l’ingente investimento non era più in grado di garantire un servizio degno per i consumatori e nemmeno di consentire agli operatori di lavorare in condizioni umane.

L’altra poderosa “strambata” del veliero consortile è evidenziata dalla modalità con la quale si deciderà definitivamente tra partecipazione o diserzione. È stato chiesto a ogni cantina di esprimersi a riguardo. Una testa un voto e la maggioranza vince, lo considero un atto di democrazia non indifferente, in un’italietta del vino nella quale a decidere per le sorti di tutti è sempre chi produce di più. Non vorrei far trapelare dell’ironia, che di fatto non c’è, il mio entusiasmo è sincero.

A fronte di questo sistema, di questo nuovo corso delle cose fatto di referendum, ne approfitto per lanciare una proposta con lo stesso sistema. Sia ben chiaro che questo blog non vuole diventare una bacheca sulla quale esporre i voti. La proposta che segue è per il Consorzio che avrà modo di chiedere a sua volta il parere a ogni singolo produttore.

Se ogni singolo produttore investisse la stessa quota che verserebbe per avere 8 metri quadri a Verona, e si usasse per sviluppare un evento in Franciacorta sullo stile della “vecchia” formula del festival 😉 rivista, rivisitata, migliorata, approfondita e magari tagliata di qualche eccessivo e costoso sfoggio?

Villa Lechi, Casa Marchetti e Villa Longhi con il suo meraviglioso parco? Altrimenti potremmo usare due/tre luoghi non attigui ma collegati da un servizio impeccabile di autobus. Potremmo farlo negli stessi giorni di Vinitaly?

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12 risposte a "La Franciacorta dà l’addio a Vinitaly?"

  1. Assolutamente d’accordo con la manifestazione durante il Vinitaly. Quale spreco di energie per portare il vino in spazi esigui con beicchieri maleodoranti e con gente che tracanna ogni cosa senza apprezzare o capire.
    Vinitaly deve essere una manifestazione per gli addetti ai lavori non per chi ha sete e vuole passare una domenica in un posto che non sia il lago!
    W il festival in Villa Lechi (assurdo che non l’abbiano fatto!)

  2. dall’anno prox vinitaly comincia di domenica, se lo facessero il sabato e la domenica non sarebbe male, così chi si deve spostare per uno e per l’altro lo fa una volta sola.
    durante il vinitaly eviterei visto che già ci sono summa, villa favorita, vin nature, etc.

  3. Una testa un voto è giustissimo!
    E se il consorzio decide davvero di non partecipare a Vinitaly bene, così i vari triple A, vinnatur, vino vino vino & C. potranno entrare a vinitaly senza problemi di spazio e così smetterò di smoccolare chè non posso essere a tutte e tre le manifestazioni contemporaneamente.

    1. interessante una testa un voto…ma in franciacorta ci sono oltre cento teste ( quindi l’esito finale 32 a 30 a chi si riferisce..non manca qualcuno all’appello?) o mi sfugge qualcosa?

  4. Giovanni io sono pronto a scommettere con te che al prossimo Vinitaly la Franciacorta sarà ancora presente e che il ragionamento morettiano da Ecce Bombo del “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” non prevarrà. Scommettiamo?

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