Torna Italia in Rosa e non parlo del Giro

Si svolge proprio nella provincia di Brescia, sulle sponde del lago di Garda, che ci piace tanto anche se fuori dai nostri confini franciacortini, la più importante manifestazione italiana dedicata ai vini rosati presentati nelle loro mille sfaccettature e interpretazioni.

Le passate edizioni di Italia in Rosa sono state un successo e sono certa lo sarà anche quella di quest’anno in programma per il fine settimana dal 10 al 12 giugno presso il Castello di Moniga del Garda.

Ma entriamo più nel dettaglio e vediamo il programma della manifestazione.

First of all, i rosati presentati al banco d’assaggio provengono dalle più disparate zone d’Italia e anche da oltre confine. Ci sarà infatti tutta un sezione dedicata ai Côtes-de-Provence, rosati di grande eleganza che provengono, come già dice il nome, dalla Provenza, stupenda regione del nord est della Francia con una grande storia legata alla viticoltura. In questo territorio vengono prodotti diversi vini a denominazione di origine (AOC) ma i Côtes, provenienti dalla zona sud, ne costituiscono la produzione più vasta, le altre denominazioni sono più piccine e di certo meno conosciute. Sarà veramente curioso riuscire ad assaggiare anche queste etichette per capire le differenze rispetto ai vini italiani, diversità di certo legate importanti fattori quali il clima, la morfologia dei terreni di provenienza, gli uvaggi – Grenache, Cinsault, Carignan e Mourvèdre – e la maestria dei vigneron. Gli espositori provenienti da questa zona saranno sei.

E dall’Italia? Di tutto e di più, da nord a sud e da est a ovest, il tutto ben suddiviso in aree geografiche che permetteranno al visitatore di intraprendere un vero percorso enoico alla scoperta di questa tipologia di vini, talvolta bristrattati.

Un grandissimo numero di espositori non poteva non giungere proprio dal Lago di Garda e dintorni, zona dove si producono diversi vini rosati a denominazione. Chiaretto (Valténesi e Garda fate vobis) dalla sponda bresciana e Bardolino da quella veneta la faranno certamente da padroni.

E’ importante tenere sempre in mente che in queste zone il rosato non è un completamento di gamma dei prodotti delle aziende ma è nella maggior parte dei casi il vino di punta essendo la zona del lago un territorio vocato a questi vini che ben esprimono le caratteristiche delle uve locali e del terroir.

chiaretto italia in rosa

Restando geograficamente nei dintorni si potranno assaggiare anche alcuni Franciacorta Rosé, anche se pochi se si pensa al grandissimo numero di cantine bresciane che producono anche questa tipologia. Peccato, aggiungo, ritengo che il bacino raggiungibile partecipando ad una manifestazione che si svolge all’inizio dell’estate sul Lago di Garda di Garda, certo già gremito di turisti stranieri, sia molto ampio e di notevole interesse.

Un’importante presenza è di certo quella dalla Puglia. Molte curiose etichette in degustazione che permetteranno di conoscere vini creati con uvaggi tipici del sud quali Negroamaro, Nero di Troia, Bombino, Aglianico e così via.

Nel mezzo? Praticamente tutto lo stivale, dalla Toscana con rosati da Sangiovese, Abruzzo dal suo Montepulciano, Emilia Romagna dalle uve Lambrusco e molti altri ancora.

Durante la manifestazione, oltre ai banchi d’assaggio, si svolgeranno diverse degustazioni guidate, qui tutti gli appuntamenti direttamente prenotabili.

Centinaia di pink labels accumunate dal colore (e non è neppure del tutto vero visto che le sfumature di rosa possono essere tantissime) ma diverse per provenienza, terroir, vinificazioni, uvaggi e maestrie. Devo andare avanti? Non penso proprio, vi invito solo a scoprire questa piccola fetta di produzione vitivinicola che può riservare grandi sorprese.

Orari, dettagli e l’elenco completo degli espositori qui.


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