“L’esca giusta” e le parole che non hanno ancora detto.

Con una “Mastercard”, a quanto pare ci si può comprare tutto quello che si vuole, tranne alcune cose che non hanno prezzo. Tra queste, posso annoverare una serie di mail girate nei giorni scorsi, ancora sulla questione Mc Donald’s di Puegnago, dove, invece di esprimere posizioni chiare a riguardo da parte di chi dovrebbe tutelare il territorio, trovo invece difese sterili fatte di “non conosco la questione Mc…” “ritengo non sia compito della nostra associazione…” “mangiare al Mc non mi dispiace…” e altre “dolcezze” del genere.

Niente di nuovo, nessun colpo di scena fino ad oggi, quando leggo sul Giornale di Brescia, in un articolo a firma Adonella Palladino, che il sindaco di Puegnago non è di certo uno sprovveduto, anzi, mette in campo una strategia di marketing non indifferente, e sguaina come una spada di Hattori Hanzō, l’asso nella manica, gettando sul tavolo del dialogo una frase simile: “Il Mc Donald’s farà da esca promozionale”.

Per un istante i miei sensi da ragno mi hanno abbandonato, lasciando posto “all’illuminazione”. Decido così di convocare segretamente tutti i super eroi della mia infanzia, partendo dal Nano, le Ballerine (con le quali mi vedo tuttora), Gighen e il meno famoso (ma non meno utile) “cane di goffi”, oltre a Piero l’ubriacone, che solitamente si occupa degli aspetti culturali, legati “all’esistere” in generale.

L’incontro si è svolto nella cuccia del “cane di goffi” per non essere riconosciuti e per non perdere tempo a fare autografi. Da subito l’idea di Gighen di rubare la ricetta segreta del Big Mac (custodita a Ginevra) viene scartata, dopo che il Nano e le Ballerine, insorti, gli hanno spiegato che la “guerra” non va fatta al Mc, ma bensì si deve cercare un dialogo, trovando il modo di sensibilizzare al concetto di territorio tutti coloro che dall’immagine del territorio stesso, ne ricavano produttività. Bisogna cercare di far parlare pubblicamente il presidente del consorzio di tutela del Garda Classico e il presidente della Strada dei Vini, quantomeno per esprimere cosa voglia dire per loro Tutelare il Territorio, lasciando perdere la questione Mc Donald, dalla quale non ne ricaveremmo un ragno dal buco, perché potrebbe creare frizioni tra le associazioni stesse, con l’amministrazione di Puegnago, esclama a latrati il “cane di goffi”.

A un certo punto siamo interrotti da un tuono, un frastuono assordante che mette da subito in allerta i miei sensi da ragno. Niente paura si trattava di un rutto di Piero l’Ubriacone, che brandiva tra le mani una caraffa di acqua del Gange. Dopo aver elaborato il calcolo delle probabilità e dopo aver analizzato tutte le possibili varianti, Piero l’Ubriacone trova l’intuizione del sindaco notevolmente di classe. Utilizzando il Mc come esca, e investendo pochi euro, si potrebbero erigere altane, sulle quali appostarsi per attendere l’arrivo dell’orda barbarica da hamburger, per poi anestetizzarla con cerbottane caricate a humus e catturarli con delle reti costruite nella vicina Montisola. A quel punto, gli “Unni”, saranno suddivisi ogni volta in due gruppi(per non fare torto a nessuno). Uno di loro sarà trascinato sulla Strada dei Vini e l’altro, sarà mandato al confino nelle cantine facenti parte il Consorzio di Tutela del Garda Classico!

Si va per alzata di mano e la maggioranza approva l’idea di Piero l’Ubriacone. Tutti contenti, ora non resta che aspettare di conoscere la posizione delle due associazioni, ma non relativamente al Mc Donald(questa cosa ormai non è stata capita nemmeno da chi dovrebbe fare informazione), ma relativamente al Territorio e al modo con il quale intendano tutelarlo, visto che senza Territorio non esisterebbero nemmeno loro.

Voglio aggiungere, nel finale, un video di Maurizio Crozza dall’ultima puntata di Crozza Alive di domenica scorsa. Il tema è di assoluta rilevanza, il nucleare, ma credo che il concetto d’identità territoriale, dell’Italia, espresso con l’ironia e con l’acume di Crozza, sia attualissimo anche per cose di “minor impatto” come questa vicenda e possa essere capito anche dai più “sordi”. QUI IL VIDEO.

Pubblicità

2 risposte a "“L’esca giusta” e le parole che non hanno ancora detto."

  1. Il primo pensiero che mi è venuto alla luce delle dichiarazioni del Sindaco Zeni è che l’esca Mc Donald’s funziona davvero…il primo pesce che ha abboccato è stato proprio lui!

Rispondi a Giuliano Moreschi Cancella risposta

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...