Poco più a nord

A La Jolla la sveglia è estremamente precoce. Mi alzo, controllo il gonfiore della faccia cercando di riconoscermi, mi lancio in doccia e poi fuori.

Un susseguirsi di sali scendi, di strade che improvvisamente non hanno via d’uscita o che sbucano in sentieri che finiscono a mare e tutt’attorno case dagli stili più diversi ma bellissime. Surfisti, foche, pellicani e quell’aria fresca e profumata che diventa tratto distintivo del luogo, tanto da farmi pensare che dovrei correre sulla spiaggia per tenermi in forma. Pensiero subito soppresso e mi godo il vento sulla panchetta dei pensionati.

Lasciata l’ovatta profumata di San Diego, montiamo in macchina per dirigerci più a nord, a Los Angeles. Due ore sulla strada che fu governo di Franc e Jon per anni. Emozionante. Abbiamo affiancato una base militare che è un’intera regione, un pezzo di macchia mediterranea nella quale sono addestrati i soldati, con l’oceano alla nostra sinistra a rubarci costantemente l’attenzione.

Una corsia dedicata esclusivamente al car pooling, che si può utilizzare solo se a bordo della vettura ci sono almeno due persone e nessuno si azzarda a occuparla senza averne tale requisito. In Italia ci saremmo già inventati il passeggero finto, come le indimenticabili magliette con disegnata la cintura di sicurezza.

E poi Los Angeles, caotica com’è dovuto a una megalopoli, con milioni d’insegne con altrettanti messaggi e le luci e una via Monte Napoleone ricostruita e fiumi di persone… il rapper di turno sulla Rolls cabrio con orologio d’oro e il prezzo della benzina in centesimi per gallone.

La sera è continuata da Sotto in un’atmosfera distesa, le luci molto basse a bere vini del sud Italia, intramezzati da una bolla nostrana e da un ottimo vino di Napa di un produttore che sedeva al nostro tavolo.

Oggi il sole latita ma tra poco ripartiamo per un giro della città e a pranzo Jeremy vuole portarmi a mangiare il Sushi preparato dai giapponesi e non dai cinesi come avviene puntualmente in Italia.

Stasera ancora da Sotto e domani si andrà in Napa. Non vedo l’ora!


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