Valténesi: tra promozione e incoerenza.

Domani alle ore 17e30 Mattia Vezzola, Roberto Ferrarini, e il presidente del Garda Classico Sante Bonomo moderati dal giornalista Angelo Peretti si confronteranno a Polpenazze del Garda (Bs) sul tema “Vini e Terroir: Franciacorta-Valtènesi-Valpolicella”. L’appuntamento, fissato per le 17.30 nella cornice di Villa Avanzi, rappresenta il tradizionale evento di anteprima della Fiera del Vino Garda Classico Doc di Polpenazze, che quest’anno celebra la sua 61esima edizione dal 28 al 31 maggio, ed è stato organizzato in collaborazione tra l’amministrazione comunale di Polpenazze e il Consorzio Garda Classico.

Per precedenti inderogabili impegni non potrò essere presente all’incontro, ma mi piacerebbe che fossero presenti Luca Zanelli e Corrado Corradini per sostenere, con l’appoggio di tutte le persone dotate di cervello e senso del territorio, le ragioni della loro indignazione nel non volere un Mc Donald nel comune di Polpenazze del Garda, nel cuore dell’enoica Valténesi.

Vi riporto di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul BresciaOggi di domenica 11 aprile, a firma di Enrico Grazioli, relativo all’oggetto in questione.

L’area, nei pressi della rotonda di via Serraglie, sulla quale si sta lavorando per costruire … Un McDonald’s sarebbe o no in aperta contraddizione con le tradizioni di un paese con oltre 20 anni di politica a favore dei prodotti locali?

NEL 2009 Puegnago ha speso 70mila euro per la promozione del territorio e dei suoi prodotti, quest’anno altri 100mila saranno destinati alla Fiera dedicata al vino Groppello e all’olio Casaliva.

Le perplessità sono che all’ingresso del paese, arrivando da Salò, dopo il cartello di confine comunale con Puegnago e la scritta promozionale della Fiera con Groppello e Casaliva, si incontrerebbe l’insegna del fast food. Per il primo cittadino non c’è contrasto, perché «chi vuol comprare olio e vino potrà farlo in ogni caso». Si è anche parlato di una possibile promozione dei prodotti locali, un po’ come avvenuto con la campagna McItaly, promossa dal ministro delle politiche agricole Luca Zaia, ma durata meno di due mesi. Il permesso di fatto lo darà l’ufficio commerciale. Intanto la minoranza invierà una lettera a bar, ristoranti, agriturismi, bed and breakfast, aziende agricole alla ricerca di sostegno, affinché il consiglio comunale bocci la variazione urbanistica.

Ieri sera si è tenuta la commissione “Fiera di Puegnago – Groppello Casaliva” presso la sala consigliare del comune di Polpenazze del Garda. Alla commissione era presente solo un produttore, nessun imprenditore ma in compenso un folto stuolo di persone che partecipano volontariamente alla realizzazione della fiera. Qui potete leggervi com’è andata la serata.

Ora, considerando che Puegnago non è un’isola ma bensì un anello importante di un territorio (la Valténesi)che, come scrive il Consorzio per la Tutela del Garda Classico nell’ultimo comunicato “Il Garda Classico, la sponda lombarda del Garda, riscopre la propria millenaria identità enologica attorno ad un prodotto – il Groppello –  ad un territorio ed una comunità – quella della Valtènesi – simbolo delle produzioni enologiche di vini rossi e del Chiaretto – spiega il presidente Garda Classico Sante Bonomo-. Il processo di identificazione territoriale, iniziato in Valtènesi da almeno un trentennio, ha subito una forte accelerazione grazie alla nuova OCM vino, che tendendo alla globalizzazione e standardizzazione, ha come reazione l’identificazione dei produttori nel proprio vino, territorio e tradizioni”.

Bene, detto questo mi chiedo perché fosse presente un solo produttore, ma ancor di più mi chiedo per quale motivo non ci sia stata una levata di scudi da parte di chi dovrebbe avere l’obbligo morale di tutelare il proprio territorio e la sua identità.

Chiedo, oltre che ai produttori di vino (non solo di Puegnago ma di tutta la Valténesi) anche al presidente del Consorzio, Sante Bonomo, come sia possibile pensare che l’imbarbarimento urbano e culturale di un territorio così piccolo, possa essere coerente con gli sforzi che si stanno facendo per promuoverlo. Come si può dichiarare fesserie(come avvenuto ieri) che il Mc Donald possa fare da traino ai prodotti tipici locali?

Quanto può essere credibile un territorio e le persone che lo abitano, se incapaci di tutelare la propria cultura, la propria storia e le proprie tradizioni?


12 risposte a "Valténesi: tra promozione e incoerenza."

  1. Lo stesso identico discorso vale per il “polo enogastronomico del Garda” dove tutto si fa, tutto si vende (a prezzi da suq nordafricano) tranne che promozione di territorio.
    il problema nasce dal fatto che i comuni tendono a comunicare le proprie decisioni una volta che le stesse sono state prese e blindate. Nulla sapevo dell’assemblea e comunque sia ieri stavano gettando le fondazioni del nuovo mc donald’s. Saremo tutti più grassi e piu infelici ma potremo mangiarci un panino senza andare a Desenzano. personalmente non ne sentivo la mancanza.

  2. Grazie per l’invito, cercherò di esserci, ma non lo assicuro.
    Indignarsi, essere stupiti, rammaricarsi, sembra che ormai siano solo queste le emozioni che proviamo di fronte a queste scelte. Io penso che è la nostra società che sta scegliendo di trasformare la campagna collinare della Valtenesi in un sobborgo della città. La responsabilità non può essere solo dei cittadini che ci abitano, qui abbiamo a che fare con alcuni elementi strutturali:
    – la redditività bassa dei vigneti per eccesso di parcellizzazione delle proprietà
    – la mancanza di cultura d’impresa nelle generazioni precedenti
    – la poca attrattività dei luoghi per gli investitori (meglio Franciacorta o Lugana)
    – l’incapacità delle imprese vitivinicole a creare un’immagine comune per il lancio definitivo
    del brand Valtenesi in associazione con le amministrazioni
    – la poca sensibilità degli amministratori alla bellezza dei luoghi e alla loro preservazione
    – la poca cultura di territorio delle nuove generazioni
    – la mancanza di cultura turistico/ricettiva.
    A questo va aggiunto che è meglio fare affari subito nell’immobiliare che investire nel futuro sulla qualità complessiva del territorio.

  3. Beh Giovanni, non trovi che un buon panino di mc donald’s e un bicchiere di groppello siano due degni rappresentanti del nostro territorio? in fin dei conti useranno l’olio del Garda per condire le insalate…. vivo in questo territorio meraviglioso dove ci sono persone che lottano per creare un’identità territoriale, che lavorano con passione in tanti settori.. e poi vediamo queste cose… posso solo ironizzare per dimostrare la mia indignazione!

  4. bisogna uscire dalla minoranza silenziosa e cominciare a farsi sentire,lunedì sera ci sarà un’assemblea in comune a Puegnago.Non tutte le decisioni prese sono definitive inoltre pare che il vicesindaco nonchè responsabile della fiera del groppello e dell’olio casaliva non sia d’accordo, così come una consigliere di maggioranza.
    La cosa divertente è che la maggioranza in comune è leghista, quelli che vogliono mantenere le tradizioni popolari, no al kebab si al Mc Donald. Ricordo bene i pranzi di mia nonna, trippa, raspe di gallina , gnocchi, radicchio e cipolle . Il panino con l’amburgher non me lo ha mai fatto credo che nemmeno sapesse cosa fosse.
    Comunque sia il paese si sta muovendo, l’assemblea sarà alle 20:30 presenzieranno i vetici locali di mc donald, io ci sarò e spero di incontrare tanta gente contraria al fast food

  5. Caro Giovanni, grazie per questo splendido post per la difesa del nostro territorio.
    Hai fatto una domanda interessante: perchè c’era solo un produttore, perchè i produttori non si interessano della scelte amministrative ed urbanistiche del loro territorio? Luca Pasini credo ti abbia dato la risposta: perchè le scelte vengono effettuate a priori senza il minimo coinvolgimento di elettori e cittadini in genere.. come nell’impero Romano. che senso ha quindi partecipare? per sentirsi dire ciò che già è stato deciso??

    non posso inoltre che complimentarmi con Corrado. in pochi punti ha riassunto la mission di ciò che da semplici cittadini dovremo fare nel prossimo futuro.. di certo servirà l’aiuto dell’amministrazione locale ( e come sottilineato anche dei comuni circostanti e degli enti di tutela del territorio o dei marchi tipici).

    Ho cercato anche io di scrivere della mia indignazione approfittando dell’ospitalità dell’amica Laura Castelletti. Per chi volesse leggere qui trova il link

    http://www.lauracastelletti.it/?p=11036

    B.

    1. Caro Benzo,
      grazie per gli apprezzamenti. Credo che la comunicazione possa fare molto anche quando le scelte vengono effettuate a priori dai “poteri forti”. Bisogna esporsi, metterci la faccia e coinvolgere l’opinione pubblica. La gente va “istruita” al senso del territorio, sensibilizzata al valore di un confine politico (la Provincia)che dev’essere tutelato e valorizzato. Brescia deve imparare a raccontarsi con onestà, fuori dai propri confini. Spero che lunedì, non ci siano solo i produttori di Puegnago, ma anche i vertici del Consorzio di tutela del Garda Classico (già sollecitati) affinché possano esprimere nei confronti dei consumatori, la loro presa di posizione, a prescindere da qualunque essa sia. Coraggio gente!

  6. Trovo vergognoso, che i vertici di un consorzio che dice di fare, di tutelare, che scrive di grandi storie legate ai propri vini, non abbia il coraggio di esprimersi in merito. Gentili signori Bonomo, Avanzi e Inganni, non sarebbe il caso che voi prendiate una presa di posizione a vantaggio di un territorio che dite di tutelare? Delle favole siamo stufi, mostrateci che ciò che dite è vero.
    Marco

  7. I vertici sono già stati ampiamente messi al corrente. Saranno in vacanza?? 🙂
    Anche io come te, da consumatore, sono molto deluso. Far finta di nulla è vergognoso, hai ragione.

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