La Taverna Dal Conte: da indossare smodatamente

Ci sono luoghi che ti si cuciono addosso come un abito sartoriale. Ti capita di ‘indossarli’ spesso e non certo perché si trovino sotto casa. Forse ti piacciono così tanto (anche) perchè ti somigliano un po’, ma qualunque sia il blend di fattori, di certo l’ingrediente umano ha sempre un peso rilevante.

marrani
Dal free jazz al metal, onnivori anche nella programmazione musicale

Mi è capitato altre volte e, anche in questo caso, le dita faticano a picchiettare sui tasti. Inutile cercare l’imparzialità in questo racconto. Prendetela come una dichiarazione di stima e, perchè no, un consiglio da appuntare nel taccuino casomai vi trovaste a passare in quel di Monzambano (certo che sono di parte, ma chi vi dice non sia da quella giusta?).

Ma stavo parlando di abiti. Quelli della Taverna dal Conte hanno le sembianze di una veste liquida, cangiante, che sa calzare e accontentare le molte anime che la indossano. Non è un ristorante ma propone una selezione di vini attenta, ragionata e tutt’altro che scontata (birrofili non temete, la carta delle birre non manca).

Non la definirei neppure un pub, se non fosse per il caldo abito legnoso che indossa e per l’imponente bancone che troneggia al centro del locale dove si spillano copiose quantità di cervogia. Non è certo una tisaneria, ma tè e tisane sono di casa. E se vi piacciono i distillati credo potreste trovare qualche nettare interessante (decine). La cucina? Concreta e attenta alla selezione delle materie prime. Il giusto ‘cappotto’ per questo abito così camaleontico.

Penso ci siano luoghi che più di altri incarnano l’essenza di chi li ha pensati e ne è divenuto il simbolo. La Taverna Dal Conte è senza dubbio tra questi. Colta, infaticabile, curiosa e golosa di tutti i mondi possibili ma svincolata da mode e cliché. Libera. Chissà se il gentiluomo in black metal dress che vedo sempre danzare tra calici, pinte e racconti dietro il bancone si ritrova in questa descrizione..

Il Conte (alias Gabriele)
Il Conte (leggenda narra che il suo vero nome sia Gabriele)

Non ho foto dello staff al completo purtroppo, ma sue sono le ‘pieghe nascoste, i ricami preziosi e le salde cuciture’ di questa foggia. Spogliatevi delle prime impressioni perché poco è come sembra, ma tutto è reale.

E ora scusatemi ma devo andare. Ho intenzione di assecondare il mio subconscio, credo mi stia consigliando di fare acquisti. Non si spiega in altro modo questo post.

 

La Taverna Dal Conte
Via Belvedere, 1
Monzambano (MN)
Tel: 0376 800660

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4 risposte a "La Taverna Dal Conte: da indossare smodatamente"

  1. Inutile dire che è sempre un piacere leggerti….e condivido appieno….ritrovarsi dal conte con leggerezza nel cuore e consistenza nel bicchiere e nel piatto….non ha eguali…anche se devi macinarti 50 km….ne vale sempre la pena!!!
    I♡taverna del Conte

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