Giovanni Arcari

Nasce nel 1992, quella che oggi è la prima passione della mia vita. Nasce per caso, dall’assaggio di due vini della stessa tipologia (vini rossi) ma così straordinariamente diversi per territorio, per vitigno e per la mano degli agricoltori che hanno saputo trasformare quell’uva in vino. Cresce così la curiosità e l’approfondimento di quello che oggi considero un valore culturale italiano, l’agricoltura enoica. Capisco con il tempo e la dedizione, quali possono essere le necessità del contadino che produce vino, e decido di cominciare un percorso per salvaguardarne la storia, in un mondo sempre più dinamico ed orientato alla standardizzazione e sempre meno attento ai valori e alla cultura come fattore intrinseco del vino.


Alla fine degli anni ‘90 comincio a maturare la consapevolezza di non voler fare nulla in futuro, che non avesse a che fare con il vino. Decido così, tra lo sgomento generale delle persone a me vicine, di rifiutare alcune offerte di lavoro e di mollare definitivamente ogni sorta di attività, al grido di “voglio coltivare la mia passione!”. Trasformo il mio impeto in un’attività, cominciando a vendere vino, mettendo in campo il mio sapere maturato in anni di abnegazione costante, con tutto l’entusiasmo del caso. Pochi anni dopo, precisamente nel 2002, provo a creare con Nico quello che oggi è TerraUomoCielo. Un progetto che abbiamo ideato nel tempo, mettendo assieme una serie di idee. Un concreto aiuto per qualcuno, un sogno per noi.

Oggi seguo a tempo pieno le aziende di TerraUomoCielo in ogni fase, oltre ad altre realtà agricole bresciane che probabilmente, entreranno a far parte di questo progetto in futuro.

Contatti

giovanniarcari@gmail.com

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Ho avuto -finalmente- il benestare da parte di Nico per poter pubblicare una foto nella quale compaia anche lui.

 

37 risposte a "Giovanni Arcari"

  1. Non sei il primo lettore ma quasi.Francamente devo aver sbagliato qualcosa,in quanto non pensavo si potessero commentare anche queste pagine…
    Grazie!

  2. Ciao Arcari spero che un giorno la gente comune come noi, abbia saggezza di rendersi conto che, il vino racchiuso in un involucro di vetro dovrebbe dare solo e dico solo, emozioni.

  3. Ciao Oscar,lo spero davvero.Spero che si impari ad andare oltre l’apparenza,che si capisca che il vino non lo si deve ridurre esclusivamente ad un oggetto commerciale.Spero che gente come te,continui nell’esprimere la cultura che ogni bottiglia porta in seno.

  4. Bravo Giovanni ottima idea! La poesia di un piccolo uomo che si rannicchia in un angolo di terra per contemplare l’immensità del cielo è una semplice metafora che racchiude l’essenza prima della vita: la bellezza!
    ciao

  5. Ieri al Festival del Franciacorta 2009 ho avuto il piacere di conoscere di persona Giovanni Arcari, che mi ha condotto per mano in una emozionante degustazione verticale di Francacorta “Non dosati” dell’Azienda Agricola Colline della Stella, partendo da una sboccatura 2009 sino a giungere ad una sboccatuta 2004 (se non ricordo male!). Ed è stato davvero intrigante e didattico poter apprezzare l’evoluzione che questi vini hanno nel corso degli anni, partendo da quelli più recenti con note sapide molto marcate….sino a giungere a quelle con qualche anno di affinamento sulle spalle…dove la morbidezza aumenta….giungendo ad un piacevole equilibrio, con la sensazione che si possano lasciare ancora qualche anno….senza pericolo di cedimenti organolettici!
    Mi complimento quindi per questa scelta “enoica” che sicuramente è in grado di ritagliarsi una fetta di mercato ben precisa e ben definita, un pò al di fuori delle mode, ma che sicuramente sa far emozionare chi il Vino non lo vede solo come bevanda….ma anche come soria, cultura, vita!
    In futuro spero di avere occasione di poter visitare di persona l’azienda per confrontarmi con voi sul meraviglioso Universo del Vino!

  6. Sabato 19 Settembre al Festival del Franciacorta 2009 ho avuto il piacere di conoscere di persona Giovanni Arcari, che mi ha condotto per mano in una emozionante degustazione verticale di Francacorta “Non dosati” dell’Azienda Agricola Colline della Stella, partendo da una sboccatura 2009 sino a giungere ad una sboccatuta 2004. Ed è stato davvero intrigante e didattico… Visualizza altro poter apprezzare l’evoluzione che qusti vini hanno nel corso degli anni, partendo da quelli più recenti con note sapide molto marcate, sino a giungere a quelle con qualche anno di affinamento sulle spalle, dove la morbidezza aumenta, giungendo ad un piacevole equilibrio, con la sensazione che si possano lasciare ancora qualche anno, senza pericolo di cedimenti organolettici!
    Mi complimento per questa scelta “enoica” che sicuramente è in grado di ritagliarsi un fetta di mercato ben precisa e ben definita, un pò al di fuori delle mode, ma che sicuramente sa far emozionare chi il Vino non lo intende solo come bevanda, ma anche come cultura, storia, vita!
    Spero di avere in futuro occasione di venire in azienda per discutere con voi del meraviglioso Universo del Vino…..degustando delle suadenti Bollicine di Franciacorta “Non Dosato”!

  7. CIAO , Giovanni io ti conosco da 8 anni e sei sicuramente una persona che ottiene quello che vuole, grazie all’impegno e sacrifici ,ma soprattutto alla passione che trasmetti alle persone che ti sono vicine. Credo che siamo amici perche anche io provo amore e passione per il mio lavoro , mi hai dato tanti consigli e spero di metterli in pratica , grazie per tutto e complimenti per aver realizzato il tuo sogno con stima e amicizia pier cuoco a Bedizzole

  8. Buongiorno ad entrambi…ho conosciuto Terra uomo cielo grazie a Laura Castelletti.Vi seguo da poco più di un mese…e devo farvi i miei complimenti…grande appassionata del mondo del vino,recentemente ho deciso di avvicinarmi all’enologia in modo più…diciamo “serio”..E mi fa piacere aver ritrovato Nico,che non vedo da tantissimo tempo!
    A presto

  9. Ciao Giovanni non riesco piu’ a trovarti su fb ricordati che tutti noi che lavoriamo nella ristorazione apprezziamo la tua presa di posizione sulla questione gambero rosso
    Un Saluto
    Stefano

  10. Caro Stefano grazie di cuore. La mia, più che una presa di posizione nei confronti del Gambero Rosso, voleva essere una “presa di difesa” dalla parte della mia Provincia e di quei protagonisti che la animano con passione ed entusiasmo come fai tu con il tuo lavoro. Quindi, grazie davvero di esserti espresso. Arrossendo ti confesso con orgoglio che queste, sono le più belle soddisfazioni.
    Un caro saluto
    Giovanni

  11. Entro per la prima volta nel tuo sito. Leggo e rileggo i tuoi pensieri, frutto di una forza interiore concreta e radicata. Non poteva essere diversamente: nella vite trovi la vita.
    Vite, simbologia dell’esistenza umana. Dalla terra la crescita, la maturazione, la selezione. Dall’uomo il racconto dell’esperienza e dei valori acquisiti, fondamento per costruire e misurare la propria ricerca nel quotidiano e lanciare prospettive future. Dal cielo il sole, il vento e la pioggia che cullano i sogni che hai seminato e coltivato con costanza.
    Avanti tutta in questo triangolo che suona come progetto di perfezione perché valorizza la qualità dell’essere uomini, nati dalla terra, ma sempre proiettati verso aspirazioni e progetti qualificanti.

    1. Caro Mino,
      dirti grazie per le tue profonde parole par davvero poco, ma sappi che buona parte del mio entusiasmo viene dalle persone che come te, sono in grado di percepire l’umanità e l’essenza di questo progetto.
      Grazie di cuore

  12. Giovanni, ti ho appena citato durante la discussione della mia tesi di laurea specialistica in Giornalismo e cultura editoriale.
    Titolo della tesi: “L’informazione enogastronomica: colori e sapori del gusto nel linguaggio dei media (E non finisce qui, ma abbrevio)”.
    Grazie per quanto ho letto, imparato, assaporato ed immaginato leggendo le tue pagine.
    Il voto? 110 e lode.

    1. Beatrice,
      sono davvero entusiasta e lusingato di essere stato citato in quello che rappresenta una tappa importante della tua vita.
      In questo momento sono molto emozionato, ma in settimana scriverò di te e del tuo lavoro.
      p.s. se poi penso che hai preso pure 110 e lode…
      Sono io a ringraziarti, molto.

  13. AQUI É JONAS RICARDO ARCARI, DA CIDADE DE SAO MIGUEL DO OESTE, ESTADO DE SANTA CATARINA, BRASIL, SOU DESCENDENTE DE ITALIANOS QUE COLONIZARAO O BRASIL NO SECULO PASSADO, TAMBÉM PRODUZIMOS E TOMAMOS VINHO. NAO TANTO QUANTO VOCE. UM GRANDE ABRACO

  14. Ciao Giovanni, mi hai fatto conoscere i vini di Camossi, insieme a un misterioso rosso, l’anno scorso al Vinitaly. Non ti ho mai ringraziato per quella splendida chiaccerata, ma mi ero ripromesso che quando avessi inaugurato casa avrei aperto una bottiglia di Camossi. Sai se è possibile trovarne in zona Milano/Legnano?

    Ciao

    Antonio

    1. Caro Antonio,
      complimenti per la nuova casa! Andando a spanne, puoi trovare Camossi da Enocratia, al Vinodromo e da Vinoir, tutti a Milano.
      ps: il “rosso misterioso” era di Enrico Togni

  15. ho conosciuto stasera Giovanni ad una degustazione di Franciacorta presso Enoitalia in Parma, io da appassionato di vino (rosso sic!) devo dire che ho grandemente apprezzato la genuinità di Giovanni, uno che per dirla in tema da “pane al pane e vino al vino” adoro le persone così. Sono quelle che non seguono le grandi marche ma i grandi vini. Ad ogni modo, io talebano del rosso, sono persino riuscito ad apprezzare il Rosè di Arici (un pò di rosso ci deve essere altrimenti per me non è vino :-)) ma come al solito mi sono entusiasmato per il “Cudula” sempre di Arici (che ci volete fa?). Grande Giovanni. Ora aspetto il “TUO” Franciacorta che ho grandemente apprezzato.
    Avanti così.
    Stefano.

  16. Non è grave, ma glielo segnalo egualmente: l’orario del sistema (o del server) relativo al suo blog non è sincronizzato (è impostato sull’ora legale) pertanto i messaggi hanno l’istante di post 1 ora avanti. Saluti

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