Sour Grapes. Quando è il vino a fotterti forte.

Fascino, potere e bellezza, soggioga la mente dell’uomo dalla notte dei tempi. Le stesse qualità che spesso t’impediscono di non desiderare una meravigliosa stronza che fa a fette i tuoi nervi con le sue affilate unghie in un maleodorante giorno di nebbia.

Il vino in questo bellissimo documentario si presenta con il fascino di una dea capace di asservire a sé tutti gli uomini che devono esibire il potere di un’erezione costante. Ma è lei a fotterli.

Negli anni ’90 mi arrabattavo tra qualche forma di parmigiano che produce un amico e le prime esperienze con il vino. Internet esisteva poco e allora scoprivi solo settimane dopo che Johnny Depp in una capatina in Italia pagò qualche milione (di lire) per una bottiglia di vino francese. Io che in quei tempi mi dilettavo con vini piemontesi sotto le 15mila e qualcosa di siciliano preso da coop o esselunga, rimasi molto colpito.uk_poster_def-2

Qualche anno dopo scoprii che molti vini francesi finivano in importanti case d’asta di New York, dove brillanti comunicatori erano capaci con parole forbite e un nuovo linguaggio di fare di un vino un’irrinunciabile opera, un simbolo di potere e supremazia. Una sorta di Graal per il suo possessore. Battevano a cifre astronomiche bottiglie di Borgogna e di Bordeaux di annate storiche. La finanza investiva nel business del vino e nascevano i ricchissimi collezionisti. Io ero al sangiovese di Romagna.

Cominciavo a sentire leggende di uomini che a cena in famosi ristoranti di Los Angeles erano capaci di spendere oltre 100mila dollari solo in vino per sera e altri, capaci di riconoscere vini rarissimi e di farne descrizioni perfette e incredibili per minuzia e anche ridondanza.

Nei primi anni di questo secolo il vino era ormai diventato un simbolo di potere e prestigio tanto da far tremare anche Veronelli.

Un’immagine, una storia fascinosa, qualcuno di buono a raccontarla e il gioco è fatto? Edonismo che crea irrinunciabili miti, che plasma passioni e che le tramuta in ossessioni.

Poi tutto si rompe perché un’immagine non sempre rappresenta la realtà e un produttore di Borgogna oltre ad accorgersene decide di andare fino in fondo alla storia per la dignità del suo territorio e dei suoi vini, facendo ancora scuola come solo i francesi sanno fare.

Questo bellissimo documentario racconta di una truffa molto articolata che fa leva sulla passione degli eretti per poi colpirli con una doccia ghiacciata.

Ne consiglio vivamente la visione a ogni appassionato di vino, ogni produttore e a Sancio.

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