Grace. Think Pink Botticino

“La vita è ciò che ti succede mentre sei impegnato in altri progetti” cantava Lennon in una delle sue canzoni più belle dedicata al figlio. Ho sempre preso in grande considerazione questo pensiero che mi aiuta a vivere con estrema rilassatezza tutto ciò che accade nella vita. I progetti come i figli crescono, diventano maggiorenni ed è giusto che escano da casa per fare nuove esperienze. Qualcuno troverà fortuna in altri paesi, altri invece finiranno in qualche sfiga causata dai loro stessi eccessi di superbia. Per qualcuno comprenderai solo quando è troppo tardi (per loro) che avresti dovuto gonfiarli calci in culo invece di viziarli ma comunque è vita. Allora ti prendi il tuo tempo da uomo che -nonostante l’ostinazione- deve piegarsi all’età adulta e apri l’agenda, dove da anni ti appunti tutti i desideri: sfogli e decidi di cominciare vicino casa.

Quattro ettari con piante di oltre settant’anni e una DOC quasi dimenticata, sono le leve che hanno mosso tutto.

Ho scritto della zona di Botticino qualche anno fa e da allora abbiamo percorso diversa strada. Sempre sterrata, che conduce a luoghi impervi che si scoprono sempre affascinanti. Emozioni a grappolo e cuore in gola all’idea di poter far vino da quelle uve la prima volta che le ho viste anni fa.

I quattro ettari di vigna sono nella frazione più orientale di Brescia, nella frazione di Caionvico. Da lì parte solo il sentiero che arriva fino alla vetta del Monte Maddalena che da nord protegge le uve coltivate sotto la sua parete rocciosa. Allevata a pergola bresciana, la forma che vogliamo continuare a mantenere nella maggior parte del vigneto e che rinnoveremo solo dai legni delle piante esistenti perché ci sia continuità nella profonda identità dei vini che nascono qui.

snapseed

Barbera, Schiava, Marzemino e Sangiovese che alla prima uscita abbiamo voluto si esprimessero in un vino rosato rigorosamente senza bolle (rispettivamente 40%, 30%, 15%, 15%) in attesa del rosso che abbiamo già in cantina in piccolissima quantità e di due diverse annate. Non un salasso Grace, ma un vino da uva intera e selezionata per ottenere il miglior risultato possibile.

Abbiamo voluto chiamarlo “Grace” che è la sintesi del mio sistematico ricordo di Botticino ogni volta che mi trovo in Grand Central a New York, perché rivestita -in buona parte- con il marmo bianchissimo unico di questa zona.

C’è una piccola cantina che amplieremo e ultimeremo nei prossimi anni ma che rimarrà sempre a disposizione solo del vigneto esistente e che quando sarà pronta diventerà un’azienda agricola completamente autonoma e indipendente.

Il progetto è ambizioso perché non vuole limitarsi alla creazione di due vini, ma intende provare a tratteggiare un’ulteriore opzione perché uno dei territori più storici d’Italia possa riprendersi la dignità che merita.

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