Autunno è tempo di guide del settore. Tutti i produttori sono sull’attenti in attesa delle anticipazioni, delle pubblicazioni, e perché no, anche delle indiscrezioni (che non mancano mai).
Una delle guide che ritengo più interessante è sicuramente Slow Wine. I parametri di giudizio tenuti in considerazione dai curatori e collaboratori vanno ben aldilà dei soliti punteggi e descrizioni legati alla qualità del prodotto. Per essere premiati o menzionati dalla guida è necessario avere un buon mix di qualità, serietà, rapporto qualità prezzo e filosofia che ovviamente deve essere slow. Un vademecum da tenere in considerazione se si vogliono assaggiare vini ben fatti, anche ottimi, che tengono conto di tutto quanto sopra.
Un’ottima occasione per assaggiare alcuni di questi prodotti premiati è molto vicina. Sabato 15 ottobre infatti a Montecatini Terme (dalle ore 15 alle 19) presso le Terme del Tettuccio, un loggiato neoclassico, si daranno appuntamento le migliori 500 cantine italiane secondo l’edizione 2017 della guida. Sono oltre 1000 le etichette in degustazione. Sfido chiunque ad assaggiarle tutte. Impossibile. Consiglio di andare preparati con un bel programma di degustazione studiato a tavolino.
Di certo non vado a citare ora 1000 etichette che a quanto pare vale la pena di assaggiare… mi limito a citare le aziende franciacortine presenti e che sono state premiate da Slow Wine con particolari menzioni (quelle più importanti della guida).
Vino Slow
Franciacorta Dosaggio Zero Bagnadore Ris. 2009, Barone Pizzini
Franciacorta Extra Brut Pietro Camossi Ris. 2008, Camossi
Franciacorta Satèn, Cavalleri
Franciacorta Satèn, Corte Fusia
Grande Vino
Franciacorta Dosage Zéro Noir Ris. 2007, Ca’ del Bosco
Franciacorta Extra Brut EBB 2011, Mosnel
Franciacorta Pas Dosé 2011, San Cristoforo
Franciacorta Pas Dosé Girolamo Bosio Ris. 2009, Bosio
Complimenti a tutti!
Per partecipare alla degustazione è necessario acquistare il pacchetto dal costo di 39 € (29 € per i soci Slow Food), che comprende una copia di Slow Wine 2017, una copia di Oh com’è bella l’uva fogarina*, il numero di settembre di Slow – la rivista di Slow Food e in omaggio (per una persona) l’accesso alle zone in cui si terrà la degustazione
* Ventitré vitigni, ventiquattro racconti e venticinque autori, alcuni esperti e fini conoscitori, alcuni semplici appassionati, altri profani o bevitori occasionali raccontano i loro vitigni autoctoni del cuore. Il risultato è un libro che si legge tutto d’un fiato, saltando dall’aglianico di Gaetano Cappelli fino al pecorino di Antonio Attorre, passando dal negroamaro di Donpasta, per arrivare al pallagrello nero di Donatella Mazzotti. Dall’autobiografia all’invenzione, dalla comicità alla tragedia, per comporre il quadro della nostra straordinaria biodiversità vitivinicola.
Franciacorta che passione!
Buona degustazione a tutti!
Un saluto da Wine and Shop
http://www.wineandshop.it
Arianna, gentilmente un consiglio. Nel mare magnum delle aziende franciacortine e sapendo di non poter spendere grosse cifre (ad occhio ti direi tra i 10 e i 40 euro), quali bottiglie consiglieresti lasciando da parte i big three e le ormai note La Montina, Barone Pizzini MonteRossa e Contadi Castaldi?
Grazie mille!
Ciao Cristian, mi mandi una mail a ariannavianelli@gmail.com? Scrivi anche il tuo numero! Grazie mille