Lo spazio di un pranzo al rientro dal Salone del Gusto (vissuto quest’anno da una prospettiva liquida), e una tappa veloce a Stupinigi con l’intenzione di visitare la residenza di caccia Sabauda (trovandoci una ‘sobrissima’ fiera sposi).
Casa Format è a pochi chilometri da questi antichi sfarzi, immersa in un paesaggio dove i contrasti appaiono talvolta grotteschi. Ma sono dettagli che lo sguardo dimentica velocemente. La giusta dose di bellezza è nel luogo e nel senso di un progetto in cui forma e sostanza dialogano e si raccontano con chiarezza.
Gli ambienti in bio edilizia sono stati realizzati da Format Progetti Abitativi, spazi ampi e luminosi in cui estetica e funzionalità sono presenti in ogni dettaglio. La struttura annovera cinque stanze per il pernotto e duemila ettari di terreno agricolo che ospita l’orto in divenire che vedete in foto.
Riflettevo sull’inflazione, o peggio sull’accezione velatamente negativa nell’epoca del gastrofighettismo spinto, del concetto di semplicità. Così ho cercato sinonimi che fossero ugualmente calzanti ma niente, devo proprio usarlo. Anzi, lo rivendico con presuntuosa sicumera.

La proposta pone l’accento sul cm zero (l’orto) con un menù dedicato. Non mancano proposte a base di carne (che ho intenzionalmente evitato per manifesta dipendenza da regno vegetale). Non troverete messaggi criptati in questa idea di accoglienza, basterà l’incipit filosofico di benvenuto, la giardiniera piemontese, per coglierne l’essenza.

Un messaggio che traspare negli impiatti curati ma essenziali, nel servizio di sala attendo ma mai ingessato ma soprattutto nella clientela, quella del pranzo della domenica in famiglia o della ricorrenza da festeggiare (nella più totale assenza di smatphone e scatti compulsivi pro recensione, beata ironia). Immaginando una carta vini che dia più spazio al goloso artigianato enoico italiano, potrei chiedere asilo gastronomico (e consigliarlo ad amici avvinazzati).

La parte food del progetto è orchestrata da Giovanni Grasso de La Credenza e Igor Macchia, suo collaboratore storico. In sala Alessandro Gioda, forte della sua esperienza al Quanto Basta e una serie di professionalità (come Stefano Malvardi in cucina) e promettenti virgulti a gestire il servizio di cucina e sala.
Casomai vi trovaste da quelle parti e vi venisse voglia di luce, silenzio e buona cucina beh, fossi in voi saprei dove andare.
Format, Via Tetti Valfré
Fraz. Tetti Valfré – 10143 ORBASSANO (TO)
Tel. +39 011 9035436
info@casaformat.it
Chiuso il mercoledì
[crediti foto: Casa Format]