Spulciare i social, in particolare Instagram fa parte oramai di un rituale quotidiano che suppongo sia di tutti coloro che posseggono almeno un paio di account social. Al mattino, appena suona la prima sveglia, anziché ricaricarla e girarsi dall’altra parte per “ancora cinque minuti” si prende in mano l’iPhone e si controlla tutto il controllabile… like, Mi piace, chi ha fatto cosa, da che stellato ha mangiato Tizio, che etichetta ha bevuto Caio, quanti squat ha fatto Sempronio (questo ovviamente in base ai miei “Segui già”).
Un lavoro che s’ha da fa. E per monitorare, e per farsi monitorare.
Il rituale mattutino si ripete inevitabilmente la sera tardi, a notte fonda, dopo una qualsiasi serata casalinga così come dopo seratacce alcoliche per le quali lo svenimento sarebbe dovuto. Instagram è una sorta di droga e ne siamo dipendenti.
Questo sproloquio senza senso, che altro non è che il racconto dell’ovvio, era solo per dirvi che in occasione di una delle mie consuete ricerche per hashtag, un paio di settimane, fa mi sono imbattuta in un bellissimo account. Simpatico, giovane, franciacortino ed in qualche modo enoico.
Il vino e la Franciacorta sono presenti ma non sono i protagonisti di questi scatti. I veri soggetti sono Gabbietta e Gabbietto, una simpaticissima coppia di omini creati con le gabbiette metalliche delle nostre bolle. Due piccoli personaggi innamorati sullo sfondo di un paesaggio, rilassati in piscina, stesi al lago a godersi il primo sole, appollaiati, da buoni bresciani, a bere pirlo e così via.
Suppongo di aver scritto anche troppo, sono le immagini che contano, no? Ecco quindi parte del book fotografico della giovane coppia. La versione integrale ovviamente in Instagram come @gabbiettaegabbietto.
Grazie Michele delle immagini.
TerraUomoCielo 