Un mese fa avrei potuto intitolare questo post “Cinque libri da leggere sotto l’ombrellone” ma tempus fugit e io sono praticamente già in mood autunno/inverno quindi ho deciso di scrivere “per i primi freddi”… segnalando dei piacevoli romanzi che hanno come tema la gastronomia da leggere non più sulla graticola in spiaggia ma comodamente accasciati sul divano con un plaid rigorosamente Ikea.
Anch’ io, come forse hanno fatto tutti gli altri appassionati di cucina che mi attorniano nel mondo vero e quello virtuale, nell’apice del mio momento foodie, tempo fa, non ho fatto altro che buttarmi su tutto ciò che poteva essere connesso a questo interesse. Letteratura compresa. Abbandonata (per breve tempo) la mia passione per i gialli nordeuropei, ho iniziato ad acquistare libri che trattano, con diversi tagli, il tema della cucina. Non sto parlando di ricettari (certo, ne ho parecchi ma sono anche inabile a seguire ricette alla lettera), parlo di romanzi veri e propri. Leggeri, piacevoli, in qualche caso profondi e comunque coinvolgenti.
La lettura dei romanzi che cito di seguito non è molto recente, e mi scuso in anticipo per eventuali imprecisioni, scrivo aiutata da qualche appunto e sottolineatura. Li ho tra l’altro tutti in versione cartacea e non come ebook (mi sono convertita al Kindle da un annetto e lo trovo estremamente comodo; vorrei addirittura riuscire a girare pagina con un comando mentale per non dover neppure fare lo sforzo di sfiorare lo schermo con il polpastrello).
Ma ecco la mia piccola lista.
- La cucina degli amori impossibili di Roberto Perrone. I Cavasso e i Maggiorasca sono la trasposizione ligure, ma soprattutto stellata, dei Montecchi e Capuleti shakespeariani così come Augusto e Rossella lo sono di Romeo e Giulietta. E come questi ultimi, a causa di dissapori e vecchi rancori tra le due famiglie proprietarie di due rinomati ristoranti rivali tra loro, vivono un amore ed un’attrazione a dir poco difficile. Il romanzo è divertente e coinvolgente, ricco di bellissime immagini del paesaggio ligure. Non manca la citazione di diversi piatti tipici, compresi i pansotti amati dall’autore, naturalmente conditi con la salsa di noci, e di ricette sofisticate, raccontate e spiegate attraverso le azioni dei protagonisti per le quali Perrone ringrazia famosi Chef italiani (in fondo al libro il ricettario!) Oltre al cibo, alcune citazioni di vini. Non mi poteva certo sfuggire il passaggio “Hai fame? Vuoi mangiare qualcosa?”…”Bere, magari un po’ di vino, mosso. Un Franciacorta, eh, che ne dite?” Mi hanno fissato, tutte e quattro, e ho capito che la richiesta di un vino da grandi occasioni, in quel particolare momento, era inappropriata.
- La cucina dei desideri segreti di Darien Gee. E’ il primo libro a tema che ho letto (in questo caso sotto l’ombrellone durante una splendida vacanza nelle Marche un paio di anni fa). Il romanzo non si concentra su una storia d’amore ma d’amicizia. L’amicizia tra tre donne che, incontratesi grazie ad una “catena” fatta di vasetti di lievito madre che iniziano a circolare misteriosamente in un piccolo paesino, riescono a creare tra loro un rapporto profondo, fatto di confidenze, riflessioni e condivisioni. Il romanzo è divertente e riflessivo allo stesso tempo, un pochino sdolcinato un po’ come le ricette delle protagoniste.
- La scuola degli ingredienti segreti di Erica Baurmeister. E’ una cucina speciale quella del ristorante di Lillian che durante il giorno di chiusura settimanale ospita lezioni di cucina frequentate da persone molto diverse tra loro. Le loro storie si tramutano in ingredienti e spezie, sapori e gusti che si “intrecciano” alla perfezione in un piatto. Vicissitudini, problemi e difficoltà che si incontrano in questo luogo magico e si dipanano tra i fornelli grazie ad una sorta di foodterapia con la quale si trova l’ingrediente segreto che manca a ciascuno. “Sei riuscita a farle rammentare la sua vita. Ora ha solo bisogno di riprendersela. Devi trovare quella ricetta” aveva spiegato Abuelita a Lillian per “curare” la madre. La descrizione dei profumi, dei piatti, delle consistenze è quasi poesia, il procedimento per la preparazione di un piatto un racconto.
- L’arte di cucinare desideri di Erica Bauermester. L’ambientazione è la medesima del romanzo sopra, così come l’autrice. Più che un sequel, è la narrazione di altre storie e relazioni, in primis quella che di Lillian stessa, che vengono letteralmente cucinate e create. Forse meno profumi e sensazioni legate al cibo ma più vicende personali che comunque, alla fine, si discutono e confrontano nella cucina di un ristorante.
- La cucina delle spezie di Amit Majmudar. Un’amante come me del cibo etnico e soprattutto indiano non poteva che essere attratta dal titolo di questo romanzo che narra la storia di una famiglia, in particolare di madre e figlia, che si riavvicinano, dopo anni di lontananza non solo fisica, proprio grazie al cibo. La riscoperta da parte di Mala delle ricette tradizionali indiane è metafora della riscoperta del rapporto che era andato perso tra le due protagoniste. Tra i libri citati è certamente il meno frivolo, i temi affrontati, anche se conditi da spezie profumate e colorate, sono molto seri e toccanti.
Scrivo di domenica pomeriggio e piove, penso che proseguirò con altre letture, i romanzi tema cucina sono parecchi e non li ho certo letti tutti, ma non mancherò di scriverne in un secondo momento.