A fine mese si svolgerà la Mostra Mercato dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza presso il PiacenzaExpo (in calce il comunicato stampa con tutti i dettagli). Saranno oltre 240 i vigneron, provenienti da tutta Italia, presenti alla manifestazione.
Tra i vignaioli ci saranno anche alcuni franciacortini ed io, in questo “luogo” vorrei proprio dedicarmi a questi, rivolgendo loro una semplice, e forse banale, domanda: perché avete deciso di associarvi alla Federazione (FIVI)?
Come leggerete, le risposte sono in linea tra loro (…meno male dico io! :-)) ma ognuno pone l’accento su un aspetto diverso della filosofia e del modus operandi dell’associazione. Si potrebbe pensare a repliche ovvie e scontate ma io volevo capire e sentire dai “miei” produttori la motivazione e quali ragioni di FIVI sono più legate alla loro azienda.
Diamo quindi il via ad una bella carrellata (in ordine sparso, o meglio in ordine di prontezza :-)) di volti ma soprattutto di persone che ringrazio ora per aver trovato un attimo del loro prezioso tempo da dedicarmi.
Nome: Bruno Dotti
Azienda: San Cristoforo – Erbusco
A: Grande Bruno, perché?
B: L’azienda Agricola San Cristoforo ha deciso di unirsi alla FIVI perchè appoggia i criteri, le idee e i loro progetti. Sostiene questa federazione, si sente coinvolta nella loro missione e soprattutto rappresenta e protegge la figura del viticoltore che coltiva le sue vigne curando personalmente il proprio prodotto. L’azienda Agricola San Cristoforo crede nel territorio,nel prodotto e nella tradizione; parametri principali che la Federazione sostiene in primis. Essere soci a questa federazione è un valore aggiunto al produttore che consite nel promuovere il suo lavoro e la sua cultura. Secondo noi il consumatore quando si parla di FIVI associa la figura del viticoltore al proprio vino.
Nome: Lara Imberti (nella foto con il marito Paolo Radici)
Azienda: Ronco Calino – Torbiato di Adro
A: Cara Lara, perché?
L: Alcuni anni fa, quando con dei colleghi ci siamo incontrati per valutare se creare una delegazione della FIVI in Franciacorta, siamo subito stati attirati da alcune peculiarità della Federazione. In primis avremmo voluto che chi ci governa ascoltasse anche la voce dei “piccoli”. Questo attraverso delle persone preparate ed impegnate a difendere gli interessi dei coltivatori, e non solo attraverso personaggi e realtà attenti solo ai bisogni, naturalmente diversi, dei grandi gruppi vitivinicoli. Inoltre potevamo, con questa delegazione dare un valore aggiunto alle nostre aziende, cercando di trasmettere al consumatore la definizione di Vignaiolo: colui che coltiva, lavora ed imbottiglia i propri prodotti. Siamo e vogliamo essere dei produttori “etici”.
Nome: Laura e Cesare Bosio
Azienda: Bosio – Timoline di Corte franca
A: Ciao ragazzi, perché?
C: La motivazione primaria è stata quella di sottolineare la caratteristica principale della nostra azienda agricola ossia il fatto che da vero vignaiolo produco vino esclusivamente con l’uva proveniente dalle miei vigne e quindi legare le caratteristiche del mio prodotto esclusivamente alla vocazionalità della mia vigna; non da meno il fatto di sentire la necessità di avere un riferimento di rappresentanza a livello europeo e in questo la FIVI, come ben saprai si sta impegnando a livello Europeo per rappresentare i piccoli produttori, vedi ad esempio un proposta inerente alle semplificazioni burocratiche ecc. (vedi iter Burocrazia sul sito FIVI). Per la nostra azienda agricola il Mercato dei Vini è un’occasione per costruire un rapporto diretto con le persone che bevono il vino, per farci conoscere e rimarcare l’artigianalità e l’unicità dei nostri vini. Il Mercato dei Vini è anche un momento per ritrovarci con colleghi che in tutta Italia fanno il nostro stesso lavoro e condividono la nostra stessa passione.
Nome: Giulia Cavalleri
Azienda: Cavalleri – Erbusco
A: Buongiorno Giulia, perché?
G: La Cavalleri ha aderito per prima in Franciacorta a questa associazione, convinta che a livello nazionale e unitamente alla Francia a livello Europeo i ” piccoli vignaioli ” abbiano bisogno di essere rappresentati a Bruxelles tanto quanto le associazioni che rappresentano l’industria. La definizione di vignaiolo oggi sembra sempre più difficile da codificare. Resta l’enorme divario tra colui che coltiva la sua terra, produce nella propria cantina i suoi vini e si occupa in prima persona della loro vendita e tutte le altre figure che agiscono nell’infinito mercato del mondo del vino. Abbiamo a puro titolo d’esempio presentato al Ministero richieste in merito alla semplificazione burocratica, che già onerosa per le grandi aziende, diventa un costo insostenibile per le piccole. Cerchiamo di riunire più vignaioli possibili ( in Francia credo che siano 7000 nella associazione analoga ) per far sentire la nostra voce. Il Mercato dei vini di Piacenza servirà anche a questo, ci saranno degustazioni tematiche e una tavola rotonda proprio sulla semplificazione burocratica . Crediamo, come Cavalleri, che sia necessario tutelare, far conoscere e spiegare chi sono oggi i veri vignaioli italiani.
Nome: Lorenzo
Azienda: Gatti Enrico – Erbusco
A: Buongiorno Lorenzo, perché?
L: Ci sentiamo rappresentati da questa associazione in quanto secondo noi essere “vignaiolo” significa occuparsi personalmente di tutta la filiera produttiva, coltivare le proprie uve, vivere la vigna e la cantina con tutte le preoccupazioni e le soddisfazioni che ne derivano. La FIVI raggruppa produttori che come noi credono in questo modo di intendere la viticultura che garantisce al consumatore un vino che racchiude l’entusiasmo e la passione di chi lo produce.
Nome: Jessica e Dario Vezzoli (Jessica a sx e Dario a dx 🙂)
Azienda: Sullali – Erbusco
A: Ciao ragazzi, perché?
J&D: Abbiamo deciso di iscriverci alla FIVI perché secondo noi rappresenta le aziende medio piccole che credono che chi produce vino debba essere a diretto contatto con il territorio cercando di rispettarlo il più possibile e coltivando direttamente i propri vigneti con lo scopo di ottenere una buona materia prima, seguendola poi in tutti i processi fino all’ottenimento del prodotto finito. Crediamo che la FIVI rappresenti i veri vigneron, ovvero coloro che vivono di questo e che credono profondamente in questo mondo. Oltre a questo, era un modo per cercare di valorizzare i nostri Franciacorta, visto che per la seconda fermentazione abbiamo deciso di utilizzare gli zuccheri residui dalla prima fermentazione, ovvero zuccheri dell’uva.
Nome: Lucia e Giulio Barzanò
Azienda: il Mosnel – Camignone di Passirano
A: Carissimi, perché?
L&G: FIVI delegazione Franciacorta…siamo solo aziende agricole con molti limiti che ci siamo imposti. Vale a dire che si deve seguire tutto il ciclo produttivo dalla produzione dell’uva alla vendita Franciacorta, vietato acquistare uva (se non eccezionalmente) e non solo ma non si può neppure vendere metodo classico diverso dal Franciacorta. Non crediamo di essere migliori ma sicuramente siamo diversi da chi opera nel nostro settore senza queste regole. Credo che in questo momento di confusione generale dove sul mercato si trova di tutto ed ad ogni prezzo, sottolineare la propria appartenenza ad un mondo agricolo e artigianale con un controllo totale della filiera, sia di primaria importanza. Il tutto condividendo con colleghi di altre importanti zone dell’Italia enoica questi principi con il pizzico di rigore in più che noi delegazione Franciacorta abbiamo voluto.
Nome: Daniele Gentile (enologo) e Gigi Nembrini detto il Nembro (quasi agronomo)
Azienda: Corte Fusia – Coccaglio
A: Ciao ragazzi, se leggete Cosi gli ultimi saranno i primi…avete per orecchie per intendere? Scherzi a parte (ma solo perché in questo caso i primi NON saranno gli ultimi), perché associarvi alla FIVI?
D&G: Entrare a far parte della FIVI per noi è stata una scelta naturale, in quanto ci identifichiamo totalmente negli ideali, negli obbiettivi e nel lavoro del vignaiolo. L’associazione tutela e promuove questa figura in quanto custode della tradizione vitivinicola di un territorio, e cerca di creare un collegamento tra i viticoltori e il consumatore finale. Nonostante la nostra sia una delle ultime aziende agricole nate in Franciacorta, per noi la prerogativa è di cercare di esprimere le peculiarità della nostra micro area e vogliamo che il risultato del nostro lavoro sia ricollegabile più al terroir che ad uno stile di vino. Questo è un obiettivo che crediamo ci accomuni a tutti i vignaioli che aderiscono alla FIVI, lavorare la propria vigna e cercare di portare nel bicchiere una parte di essa.
Non penso di dover aggiungere altro se non una foto della Delegazione Franciacorta ed il comunicato stampa 🙂
Comunicato stampa
FIVI: I MILLE VOLTI DEL VINO ITALIANO
Una nuova immagine per raccontare chi sono e cosa fanno i Vignaioli Indipendenti. Bottiglie che raccontano storie di terra e lavoro e presentano la mostra Mercato dei Vini di Piacenza.
Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre oltre 200 artigiani del vino saranno a PiacenzaExpo per il MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI, organizzato da FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Un viaggio attraverso i filari del nostro Paese: dalle montagne della Valle D’Aosta al sole delle Sicilia. Per scoprire oltre mille etichette, vitigni poco conosciuti, modi di pensare e creare il vino diversi e, soprattutto, incontrare e conoscere piccoli straordinari artigiani che curano i loro prodotti dalla vigna, alla cantina. Fino ad accompagnarli sulla nostra tavola.
E la nuova immagine del mercato Piacentino, realizzata dall’illustratrice Monica Zani, fatta di bottiglie contenenti il volto di ognuno degli oltre 750 vigneron FIVI, vuole comunicare la fatica, la passione, la singolarità e diversità di ognuno di loro e dei loro vini. Volti che diventano etichette, bottiglie che racchiudono le vite di grandi artigiani della vigna e della cantina. Ogni bottiglia custodisce un racconto. Stappare una bottiglia significa lasciare fluire la storia di chi ha creato quel vino e lo offre ai consumatori. Lo fa “mettendoci la faccia”, perché è frutto unicamente del suo lavoro: inizia in vigna e si conclude con una stretta di mano con chi lo acquista. È questa la realtà dei Vignaioli Indipendenti. Prendersi cura della vite e dei suoi grappoli, di territori e paesaggi patrimonio di tutti noi. Significa credere nella terra e nelle proprie capacità di valorizzarla, metterci impegno e farcela nonostante la burocrazia soffocante, la crisi economica: nonostante tutto. Significa lavorare la propria terra, investire in lavoro e risorse. Raccontare dentro una bottiglia una storia, un’identità e offrirla agli altri.
IL MERCATO DEI VINI di Piacenza sarà l’occasione per incontrare direttamente i Vignaioli Indipendenti, una realtà vitivinicola con oltre 750 associati, presenti in tutte le regioni del nostro Paese e in grado di offrirci ogni anno 55 milioni di bottiglie prodotte in più di 7 mila ettari di filari.
La presenza di numerosi artigiani del cibo aprirà una finestra sulle tipicità gastronomiche legate ad un modello di filiera alimentare in tutto e per tutto simile a quella dei vignaioli FIVI, e renderà la degustazione dei vini ancora più gustosa. Anche grazie al contributo e alla collaborazione del giornalista e critico enogastronomico Giorgio Melandri. Il MERCATO DEI VINI di Piacenza sarà un viaggio “calice in mano” alla scoperta dell’Italia del vino artigianale.
Date: sabato 30 novembre, domenica 1 dicembre 2013
Luogo: PiacenzaExpo, quartiere fieristico che si trova all’uscita del casello di Piacenza Sud
(Distanze: un’ora da Milano, Bergamo, Brescia, Verona. Meno di un’ora da Mantova, Reggio Emilia, Parma, Alessandria)
Orari: sabato che domenica, dalle ore 11 alle 19
Biglietto ingresso: Euro 15,00 catalogo e calice degustazione inclusi
http://www.mercatodeivini.it
twitter: @vignaiolifivi
http://www.facebook.com/vignaioliindipendenti.fivi
2 risposte a "I Vignaioli Indipendenti Franciacortini alla mostra mercato della FIVI a Piacenza"