La rapidità con la quale sono cresciuti è stata impressionante. Un giro, due colpi di coda, una polpetta da Gasparo e un bertagnì da Bianchi e me li ritrovo seduti con me a condividere un bicchiere nei tiepidi sabati di ottobre.
E sono già passati due anni, scanditi tra la cucina di mio padre che sostiene a spada tratta di non viziarli nonostante gli prepari ogni tipo di pietanza ma in miniatura (mini-gnocchi, mini-spaghetti, mini-polpette e crepes, torte… tutto mini) e mia madre, che ormai seda in continuazione le risse e richiama i contendenti. Andreino è veloce, punge e arretra, mentre Brunone ha il gancio pesante, solo che ne mette a segno uno su cinque ma quando entra, determina subito la fine del match.

Gente di poche parole ma capaci di comprendere tutto, anche il fatto che per cominciare a parlare c’è tempo e, non è che sia proprio fondamentale per farsi capire. Hanno eletto mio padre al ruolo di Dio. Lo chiamano “Nogno”. Lo urlano. È lui il rifugio da tutto, il sollievo e la necessaria sicurezza nei momenti bui e pure quando devono essere cambiati con urgenza. I piccoletti sono un capolavoro di divertimento che in soli due anni mi ha fatto comprendere quanto sia straordinario il ruolo a responsabilità limitata di zio, tanto da consigliare a gran voce a chi ha fratelli, di incitarli alla riproduzione!
Auguri marmocchi!
Grazie zio Gio’… Le tue parole fanno sempre commuovere e anche sorridere…. Sei il migliore zio al mondo… Un bacio, i tuoi nipoti Bruno e Andrea
Sono dei bimbi super fortunati!!!…tanti auguri piccoletti, i vostri vicini Caro, Coco&Cami..un super bacio doppio…