Devo premettere di non essere un assiduo frequentatore di blog di ricette e leccornie. Troppo pigro, preferisco cimentarmi con le gambe sotto il tavolo brandendo forchetta e coltello gustandomi i piatti appassionati di competenti chef, o i famosi “dentro tutto +1” di Nico e certi capolavori di mio padre.
Se riuscissi a dedicarmi più assiduamente alla cucina di casa, non potrei esimermi dal cercare ricette, con minuziose istruzioni, per potermi nutrire decentemente!
In Franciacorta in poco più di un anno si è diffusa una certa voglia di cucinare e di raccontare e di esprimersi con profumi e sapori creando una sorta di naturale intersezione con tutto ciò che è vino, e che trasuda da questo territorio.
Tre donne già operanti, ognuna in maniera diversa, nel comparto vitivinicolo franciacortino hanno realizzato distintamente tre blog, tre quaderni di un viaggio nel mondo dei sapori e della lussuria culinaria. Identità ben distinte come i loro piatti, dei quali però ho potuto provare (fin ora) solo quelli di Arianna e alcuni dei quali straordinari.
Arianna Vianelli la conoscete già da tempo e da quasi un anno contribuisce anche a queste pagine. Il suo “Una franciacortina in cucina” è sempre più seguito e ricco d’idee scritte prevalentemente di notte, quando il tempo glielo consente e di sperimentazioni ad ogni cena. Lei ha fatto da apripista e la Franciacorta è ovunque, in lei e nei suoi piatti.
Georgia Radici e il suo “Calici e Fornelli” dal tratto definito e leggero, e con la specialità di arrivare subito al sodo, alla preparazione del piatto. Crostacei e capesante devono essere il suo debole e francamente non vedo l’ora di mettere il mio palato a disposizione della scienza.
Per ultima ma solo per modo di dire, perché ha iniziato a scrivere nel 2010 ma poi si è persa fino all’apertura del nuovo “Parole di Gusto” Lisa Lini, che come prima cosa divide il sale dallo zucchero con una certa predilezione per il secondo. Come sopra, sono a disposizione per l’assaggio!
Non sarebbe male pensare a una serata nella quale ognuna di loro prepara un piatto e ognuno di noi invece lo mangia. Ci pensiamo davvero? Nel frattempo buon viaggio!
Sono d’accordo: bisogna organizzare una serata nella quale ognuna di loro prepara un piatto. Mi candido per far parte di quelli che, con le gambe sotto il tavolo, brandendo forchetta e coltello, assaggiano e confrontano.
Dario, dacci una mano ad organizzarla!
mi unisco anch’io!!! … a quelli con le gambe sotto il tavolo!!!….
ho già le ginocchia allenate per il piegamnto da effettuare di slancio, così che la tovaglia per l’onda d’aria ti ricada mollemente sulle cosce!
Perfetto Nicola! Adesso attendiamo che le tre ci comunichino luogo e data 😉