Parmigiano Reggiano è Parmesan: se non puoi battere il nemico, compralo.

logo consorzioParmigiano Reggiano e Grana Padano: tra i prodotti tricolore più contraffatti al mondo. Le voci in bilancio per la tutela del marchio sono a sei zeri, ma le “brutte copie” imperversano e arginare il problema sembra essere un’ impresa titanica. La brillante idea arriva proprio dal Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano, che in una comunicazione indirizzata agli esportatori del 21/06/2012 scrive:

Gentili esportatori,

siamo con la presente a comunicare che è online il sito www.parmesan.com, un dominio registrato dallo scrivente Consorzio che si pone come obiettivo l’educazione dei consumatori in merito al termine “Parmesan” e la riappropriazione di quest’ultimo in riferimento all’autentico Parmigiano Reggiano.

Navigando nel sito è possibile incontrare nuove ricette, filmati, attività ludico-informative e nozioni utili in lingua inglese. Al contempo, il sito permette all’utente di essere dirottato nella homepage ufficiale del consorzio, dove è possibile visualizzare notizie, informazioni istituzionali e tutto quanto concerne il mondo del Parmigiano Reggiano..

Vi preghiamo di divulgare tale informazione, nella speranza che questa iniziativa possa essere un utile strumento nella promozione del Parmigiano Reggiano tra i consumatori internazionali.”

L’ iniziativa, voluta e promossa dal Consorzio di Tutela del Parmesan (possiamo chiamarlo anche così ora, no?), non ha incontrato però i favori dei “cugini padani”, che si sono chiamati fuori dai giochi.

Parmesan

La notizia è stata ovviamente divulgata anche sul sito del Consorzio (qui il comunicato stampa). Secondo quanto afferma il presidente, Giuseppe Alai l’ acquisto del marchio “mira ad accrescere gli elementi di conoscenza di cui possono disporre i consumatori anglofoni a proposito del nostro formaggio, ed è evidente che questo (come del resto appare evidente sin dal nome scelto per il sito) concorrerà anche a smantellare gli elementi di confusione che nel mondo sono ancora presenti sul termine “Parmesan”, contribuendo così alla lotta contro quelle imitazioni ed evocazioni che risultano ingannevoli per i consumatori”.

Accrescere gli elementi di conoscenza?..Smantellare gli elementi di confusione? Ma dai??
Spiegatemi come.Sono confusa..

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4 risposte a "Parmigiano Reggiano è Parmesan: se non puoi battere il nemico, compralo."

  1. Se all’estero le imitazioni del Parmigiano vengono chiamate “parmesan”, e questo è un marchio riconosciuto dal consumatore, controllare il marchio “parmesan” permette di interdirne l’utilizzo a tutti quanti. Tutti i finti parmigiano o grana padano dovranno cambiare nome. Almeno a me il senso dell’operazione sembra questo.

    1. Certamente la strada è questa Vittorio. Le mie perplessità sono legate all’efficacia dell’azione. Anche ammettendo si riesca ad interdire l’utilizzo del nome (poi magari c’è da fare i conti con i parme.san, parmisan…), la mossa mi suona un pò come una sconfitta.

  2. Ci troviamo di fronte ad una scelta, da parte del Consorzio, certamente di forte impatto comunicativo sulla quale il mio (insignificante) giudizio è in sospeso.

    Molto dipenderà dalla capacità, dei conduttori del sito in questione, di veicolare messaggi chiari e trasparenti che sappiano andare al di là dell’obsoleto quanto ormai vuoto di significato: “made in Italy = prodotto buono”.

    1. Non so nemmeno io come pensarla, Giancarlo. L’ironia nel post è legata alle perplessità che tu stesso manifesti, ma soprattutto al fatto che in questi anni (e tanti, perchè il Parmigiano non è “un adolescente”), il clone si sia brandizzato così tanto all’estero da spodestare l’originale. Come mai? Se tanto mi da tanto, i dubbi sull’efficacia di un’azione di questo genere sono legittimi..
      Ma evidentemente non hanno avuto altra scelta.

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