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È che siamo tradizionalisti; è che non ce ne preoccupiamo.

Torniamo a Verona anche quest’anno e lo facciamo con tre importanti novità. La prima è che Lucia Bellini sarà presente allo stand ogni giorno. È agitatissima e ha pure scelto gli abiti per l’occasione mentre io scarto le magliette con i buchi. Le ho detto di mettersi comoda e mi ha risposto che ai piedi, indosserà le ballerine. Ecco, le ballerine.

Ieri mi ha chiesto “avrò mezz’ora libera domenica?” Non me la sono sentita di risponderle, anche perché sono troppo felice di averla con noi. Siamo tutti felici di averla con noi.

Lunedì ospiteremo Carlo Fiorani, con il suo pane appena sfornato e i suoi salami. Chiunque voglia conoscere Carlo e la sua storia e magari mangiarsi pure una fetta di salame, è invitato. Niente incursioni da Unni che l’è mia un Mecdonal. 😉

La terza novità è che siamo onorati di esporre due opere di Filippo Minelli, amico oltre che uno dei più apprezzati artisti contemporanei. Bresciano, franciacortino.

Per quanto riguarda Arici e Camossi, oltre a un paio di anteprime, ci porteremo qualche vecchia sboccatura. Teniamo particolarmente –e chi ci conosce lo sa bene- a farvi sentire come il tempo interviene nei nostri vini, come li plasma, come, come li esalta. Le bottiglie a disposizione sono poche e chiunque fosse interessato a una degustazione particolare di “vini vecchi” mi scriva, così da riservargli le scorte.

Saremo come solito al Palaexpo, con tutti i faretti a risparmio energetico e quindi non finiremo cotti.

Stand B15, vi aspettiamo.