2013: appunti e compagni di viaggio

Ogni anno passato è come la tappa di un viaggio che in qualche modo ci ha alimentato e consumato con brecce d’entusiasmo, bicchieri di vino e qualche inatteso calcio in culo.

L’entusiasmo è fondamento per l’anima, per la continuità dei propri sogni e di tutti quei progetti iniziati in qualche pigra giornata di festa di un anno che ormai non ricordi nemmeno più, e finiti solo nel pensiero della stanchezza di noi stessi.

E allora pensi a un tempo, ti sforzi per dargli una forma e ti ritrovi con un ricordo racchiuso tra due parentesi. Ti guardi intorno cercando un appiglio, quasi fosse impellente esigenza, per contestualizzare quel frammento di memoria e ti ritrovi tra le mani un romanzo, dove tutti i luoghi si concatenano alla perfezione come le dolci colline del pavese e le risultanti, derivate dalle più disparate azioni, diventano suadenti pensieri che scorrono liberi senza più ingombranti e trancianti parentesi. Cresce la comprensione, fino a raggiungere la consapevolezza che quello che ci siamo scelti è il vero viaggio, fatto di tappe moralmente contrapposte la cui risultante, alla fine di tutto, è un perpetuo sorriso nella certezza che sia il nostro costante respiro a permetterci di proseguire.viaggio

L’unica -quanto incalcolabile- variabile sono i compagni di viaggio, delicatissima componente che dipende direttamente ed esclusivamente da noi. Alcuni di questi non posso dimenticarli per tanta strada condivisa, altri sono ancora oggi presenti protagonisti e vorrei che lo fossero per sempre -e io “per sempre” non lo uso mai- altri ancora sono stati dei lampi nella notte, indecifrabili quanto brillanti. Di alcuni non ricordo il nome al contrario delle gesta, di alcuni in particolare cerco di imprimere a calce il loro nome proprio per non dimenticarne le gesta. Qualcuno se n’è andato e poi è tornato, qualcuno invece è andato lontano e purtroppo non tornerà più. Altri li abbiamo eliminati senza rimpianti e non è il caso che provino a tornare, alcuni che credevamo fossero “di una certa pasta” con idee chiare e sentimenti vivi, si sono rivelati invece di una pasta maleodorante di cui tutti -prima o poi- ne sentiranno il tanfo, è cosa certa, ma dobbiamo ammettere che anche loro hanno contribuito a dare colore e odore a questo nostro viaggio straordinario e quindi sono da ringraziare.

Quest’anno il viaggio prosegue, come l’evoluzione di un vino che nel tempo muta, si sfuma, cresce, colpisce, disturba per esuberanza e ammalia per golosità… di un viaggio che non si sa mai cosa possa riservare e per questo, irresistibilmente fascinoso. Comunque continua, almeno finché il perpetuarsi del nostro respiro lo consentirà.

Buon 2013 ai miei compagni di viaggio di oggi e a quelli che verranno, ai lettori di questo blog e ai miei amici.

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13 risposte a "2013: appunti e compagni di viaggio"

  1. Complimenti Giovanni per l’elegante dialettica con cui riesci sempre a raccontare le tue emozioni, in maniera romanzesca e con un tocco di poesia. Bella anche la scelta della foto, assolutamente in linea con lo spirito del racconto.
    Ne approfitto per augurarti un nuovo anno ricco di Serenità e soddisfazioni professionali, la caparbietà non ti manca di certo!

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