Sono stati due giorni intensi quelli appena trascorsi al workshop MultiMediaLand. Così ricchi di riflessioni, esperienze e momenti di confronto che non basterà un solo post per raccontarli. Bilancio il mio più che positivo quindi, e esprimo immediatamente i ringraziamenti al Distretto Culturale di Vallecamonica per averlo organizzato, al meteo che è stato dalla nostra parte, e naturalmente, al nostro territorio, che ha saputo sorprendermi anche stavolta.
Abbiamo ovviamente visitato le incisioni rupestri, e questo post sarà dedicato ad alcune novità legate alla loro comunicazione.
La Valcamonica è custode di uno dei siti più grandi al mondo sia per estensione in km, sia come concentrazione di ritrovamenti nella stessa zona. I pitoti sono infatti presenti in bassa, media e alta valle. Dal 1979 l’Unesco ci ha riconosciuto sito patrimonio dell’umanità, il n. 94 nel mondo, ma primo in Italia.
Qualche mese fa ho provato a fare il turista al pc: volevo organizzare una gita in Valcamonica e visitare le incisioni rupestri. Ho veramente fatto fatica a trovare le informazioni che stavo cercando. Tante infatti le agenzie presenti sul territorio che gestiscono parchi, visite, orari, e non era semplice capire dove e come poter vedere i massi incisi; in rete sono disponibili anche studi approfonditi, ricerche e informazioni anche troppo tecniche per me, che stavo solo cercando di organizzare un ipotetico week end! Questo groviglio di informazioni è stato diligentemente messo in ordine nel nuovo sito http://www.vallecamonicaunesco.it/, on line da domenica 7 Ottobre e che ci è stato presentato durante MultiMediaLand. Facile da consultare, diviso per sezioni chiare dove trovare indirizzi, orari, ma anche studi scientifici e approfondimenti.
Le testimonianze su pietra lasciate dai nostri antenati non può che spingerci a continuare a comunicare il patrimonio artistico, culturale e naturale della Valle Dei Segni, utilizzando le tecnologie a nostra disposizione, così diverse dalle loro!
E per stare al passo con i tempi il distretto culturale ha promosso e realizzato (con il contributo di MIBAC – Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, il Gruppo Istituzionale di Coordinamento del Sito UNESCO n. 94 “Arte rupestre della Valcamonica” e CCSP – Centro Camuno di Studi Preistorici di Capo di Ponte, e curato dalla Società Cooperativa Sociale CSC.) il progetto di una App – disponibile a fine anno anche per Android- per visitare gli attuali otto parchi sul territorio.
E’ stato scelto un linguaggio giovane e divertente, arricchito da illustrazioni a colori e rilievi
in bianco e nero, anche se i contenuti trasmessi, disponibili scritti e in versione audio, hanno come riferimento le importanti ipotesi e tesi scientifiche frutto di anni di ricerca e studio degli enti che operano sul territorio.
Durante MultiMediaLand l’abbiamo provata direttamente all’interno del parco: permette al visitatore di percorrere i i sentieri grazie a una cartina che lo guida alle rocce più importanti, di scegliere un tema attraverso il quale conoscere le figure incise e di riconoscere l’incisione sulla roccia, coadiuvato dal rilievo della figure.
“Valcamonica Rock Art” propone alcune chiavi di lettura e ipotesi interpretative avanzate
dagli studiosi, presentandole in tredici argomenti raggruppati in cinque grandi macroaree:
la vita quotidiana, Viaggio e viaggiatori, Miti ed eroi, Arte e artisti, Cibo. Un sistema divertente, facile da consultare. Un buon lavoro, insomma! 😉 I miei complimenti a :Federica Nember, archeologa; Nicola Ballarini, illustratore; Silvia Stefani, grafica; Andrea Righetti, grafico;CSC Service e Sistemi informativi- Marco Ghirardelli- , Progettazione informatica; Boris Savoldelli, voce.
Ora attendo le impressioni degli amici smanettoni, l’app è gratuita e scaricabile qui. 😀
Le foto delle incisioni rupestri presenti in questo post sono scattate da me, il 6 Ottobre, in occasione del workshop MultiMedialand e sono state autorizzate dalla sopraintendenza per i beni Archeologici della Lombardia.
Non è un controsenso dover chiedere l’autorizzazione per diffondere le immagini di un patrimonio dell’Umanità?
Ben detto Lucia.
Ottimo tutto in Val Camonica ma perché si deve autorizzare qualcuno a fotografare un qualcosa che è patrimonio dell’Umanità? Se è dell’Umanità è anche un po’ mio, no?
E’ stato un piacere averti incontrata!
Let’s keep in touch
E’ stato un piacere anche per me! Se passi di nuovo da queste parti… 😉
Ottimo post, unisco qui anche i miei ringraziamenti al Distretto per questa due-giorni: unico appunto, la troppo elevata densità di cose da mostrare, che ha un po’ “diluito” il tutto. Per quanto riguarda i segni ed i permessi necessari a fotografarli, sono rimasto a bocca aperta quando l’ho saputo in corriera 🙂 E’ davvero incredibile ed assurdo (ed anche un discreto autogol per il distretto) che dei disegni preistorici abbiano un copyright che mi obbliga, da fotografo, a mettere un disclaimer al riguardo…
Piacere di averti conosciuta, speriamo di poterci rivedere ancora!
Gianluca
Ciao Gianluca, è stato un piacere anche per me potervi conoscere e vedervi vedere incuriositi la nostra Valle.
Per quanto riguarda le foto, non è un autogol del distretto, ma del tutto italiano: l’utilizzo di immagini con monumenti a fini non personali è complicato. Qui spiega perché:
http://www.chefuturo.it/2012/06/chi-mi-aiuta-a-liberare-i-monumenti-italiani-per-una-foto-wiki/
In verità ci è andata di lusso che il distretto abbia chiesto le autorizzazioni per tutti i partecipanti a multimedialand… 😉
alla prossima!
Ciao ragazzi, è proprio come dice Lucia: si tratta di una precisa disposizione ministeriale. Tutto quello che potevamo fare come Distretto era chiedere dei permessi per voi, per realizzare fotografie di quello che stavate vedendo e su cui avreste scritto. Come membro dello staff non posso che essere felice di sentirvi soddisfatti e soprattutto di scoprire che la nostra Valle vi è piaciuta tanto. Stiamo lavorando sodo per valorizzarla e permettere ad altri di conoscerla, quindi le vostre impressioni ci sono preziosissime. Forse Gianluca ha ragione, quando dice che vi abbiamo voluto mostrare tante cose in solo due giorni… Ma sapete quante ce ne sarebbero ancora di altrettanto interessanti da scoprire?! Che sia un invito per tornare a trovarci! Grazie ancora a tutti voi per il bellissimo gruppo che avete creato. Alla prossima.