Mentre la crisi morde alle caviglie il nostro paese, segnato da opportunismo e incapacità amministrativa della cosa pubblica da parte di politici cialtroni, la regione Puglia si sveglia dal letargo e mette in cantiere due bandi per combattere il degrado del paesaggio.
I politici, quelli dei partiti delle grandi parole, sono i responsabili diretti di ogni tipo di scempio che si possa osservare su tutto il territorio nazionale: incompetenti, cialtroni, collusi e concussi hanno reso l’Italia, un luogo inospitale, mal gestito e segnato a morte dalla loro stupidità. Squadre di idioti che hanno certamente lasciato un segno pessimo nel presente e in quella che sarà la storia futura di questo paese.
Da Tuttogreen:
“La rivalutazione silvo-agro-pastorale è uno dei punti cardine della rinascita economica della regione Puglia un tempo ricca di tartufi, alberi da sughero, miele di qualità e tanti tipi di animali (per lo più ungulati) tra cui si ricordano soprattutto le mandrie di mucche podoliche pugliesi, oggi quasi scomparse, che furono motivo di vanto per i loro allevatori.
Negli ultimi anni è stato denunciato un vero e proprio “albericidio” a favore di progetti di rigenerazione urbana, creazione di infrastrutture o, in alcuni casi, per piantare nuove specie non autoctone.”
E a Brescia, dove credono d’essere dei “fenomeni tuttologi” (e poi si perdono in commenti diffamatori e stupidi senza avere il coraggio di firmarsi)? Beh, qui si preoccupano di riempire le piazze con bancarelle di serie D e di disboscare un monte, accusando le Robinie di mangiarsi (con la bocca) i Faggi e le Querce. Forse (ma dico forse) è il caso che prendano in seria considerazione il territorio non per scavare una montagna per fare l’ennesimo e inutile parcheggio, ma per una rinascita economica diversa, lungimirante e che possa rappresentare uno strumento sociale oggi indispensabile. Sveglia Brescia!
Grazie a Nik Barte, sempre attento a tutto ciò che di buono (e non buono) abbia a che fare con l’ambiente.
C’è chi dà e c’è chi toglie, http://www.sosmaddalenabrescia.it/
Peccato che poi l’ANAS per poter ampliare la statale 16 (meglio conosciuta come l’Adriatica) abbia o stia rimuovendo 8000 ulivi secolari…
http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/03/07/news/ulivi-31067863/
D’accordo Matteo, almeno li rimuove e li mette altrove. Pensa ai 200 ettari di vigna che in Lugana verranno eliminati per far passare la TAV: verde sostituito da costoso (per noi) cemento e non più ripristinato..
Li mettono altrove non lo so. C’è una corsa contro il tempo per ptoerli salvare tant’è che l’ANAS sta chiedendo un po’ a tutti. Pare che basti telefonare e te li portano direttamente a casa. Al momento, però, più di 6000 piante non sanno dove metterle. Poi per il Lugana nulla da dire… Magari saranno felici in Franciacorta i produttori di uva che sanno più a chi venderla.
Errori di grammatica. volevo dire che “saranno felici in Franciacorta i produttori di uva che NON sanno più a chi venderla”…
In Franciacorta ci siamo presi a mazzate le palle da soli, non è una prepotenza subita come in Lugana. Siamo stati stupidi e qualcuno più di altri..