Cemento tra i boschi di Provaglio d’Iseo: la solita stupida politica

Ricevo e pubblico l’esperienza dell’amico Davide Vanni, che come tanti si imbatte ogni giorno nella povertà d’animo di chi non sa amministrare un comune e vede il profitto nell’esauribile -quanto irrevocabilmente dannosa- fonte del cemento. 

Un mio personale plauso alla giunta Martinelli, quale ennesimo esempio di incapacità imprenditoriale e politica e per dimostrare ancora una volta (come se ce ne fosse bisogno) come l’attuale politica sia lontana anni luce dalla vita dei cittadini e dal loro futuro.

G.A

di Davide Vanni

Provaglio d’Iseo, mercoledì 11 aprile 2012, piove fitto quando mi risveglio, le 8 del mattino.

Il lavoro inizia alle 9 e nello scantinato oltre al vino riposa soltanto la mia bicicletta che lascio riposare nella giornata di pioggia affidandomi con felicità inattesa al sentiero del bosco che arriva con la sua lentezza naturale fino alla frazione di Fantecolo.

Cammino e permetto al respiro di incedere anch’esso senza particolari affanni nella natura finché un foglio di carta del formato A4 appeso ad un albero attira la mia attenzione. Incuriosito mi avvicino. C’è scritto che proprio lì saranno tagliati alberi per permettere la costruzione di alcuni miniappartamenti “camuffati” da agriturismo, che passeranno betoniere, camion e cemento, che il sentiero diverrà asfalto. Questo leggo, più o meno, nel respiro che ha perso ora tutta la serenità e preoccupato ricomincio a camminare verso il lavoro.

Pensieroso, attendo il momento di incontrare il sindaco o qualcuno del comune che mi possa fornire spiegazioni in merito all’avviso letto nel bosco.

Finalmente arriva il giorno e mi reco dapprima nell’ufficio tecnico del comune di Provaglio dove mi accoglie una dipendente. Mi siedo, faccio una piccola premessa relativa alla mia piccola scoperta e punto dritto a ciò che mi sta a cuore. Scopro così che la zona in questione ha il nome di Cascina Martinelli e che anni prima era stata presentata dai proprietari una domanda per l’ampliamento dello stabile e la realizzazione di un centro turistico.

“Allora è vero che l’area diventerà una specie di agriturismo”, dico io. “No” mi risponde secca la dipendente comunale, “nulla a che fare con un agriturismo, sarà un centro turistico ricettivo, saranno costruite delle residenze turistiche per l’accoglienza turistica”.

Apprendo che saranno abbattuti alberi e sarà costruita una strada di collegamento tra le residenze e la provinciale, ovviamente asfaltata, che il comune ha accettato la richiesta dei proprietari che ancora devono però consegnare la completa documentazione per il ritiro dei permessi di costruzione.

“Ma questa decisione, secondo lei, va incontro alla tutela del territorio in cui viviamo?” chiedo io.

“La decisione è una questione politico-amministrativa”, la risposta.

“E quanto terreno sarà cementificato, quanti alberi abbattuti?” chiedo ancora.

“Questo non posso dirlo, deve richiedere gli atti del progetto se vuole saperlo” (che equivale a dire che devo attendere ancora 15-20 giorni per saperlo, lo stesso tempo per ricevere l’atto informativo del programma elettorale dell’attuale giunta comunale).

Scoraggiato dalle risposte esco dall’ufficio e mi siedo davanti alla porta del sindaco attendendo l’orario di ricevimento.

Finalmente entro e rifaccio la medesima premessa fatta in precedenza aggiungendo le mie perplessità circa il progetto.

La prima risposta che ottengo mi lascia con un sorriso amaro in bocca: “La questione ha avuto inizio nella giunta precedente”.

Avverto il comportamento difensivo di chi si sente giudicato in negativo e penso ingenuamente che la giunta precedente sia stata costituita da un’opposta fazione politica senza sapere che in verità il sindaco attuale era allora l’ex vice sindaco e che la formazione politica era pressoché uguale a quella attuale.

“Sì, ma secondo lei, è un progetto che va incontro alla salvaguardia del territorio e all’armonia uomo-ambiente?” continuo a chiedere.

“Noi crediamo nella sostenibilità di tale progetto. La maggioranza è stata compatta nel votarlo, ci sarà uno scarso impatto ambientale, una scarsa cementificazione e uno scarso disboscamento. Non cementificare non è una soluzione, oggi se si vuole riconvertire l’economia di questo territorio bisogna puntare sui servizi di accoglienza”, continua il sindaco.

Mi chiedo tante cose allora, se vivo in un territorio che nutre speranze verso l’accoglienza perché a tratti le torbiere sembrano una discarica a cielo aperto, perché non vengono sfruttate strutture già esistenti e disabitate che non necessitano alcuna violenza nei confronti della natura, perché quando vado in Borgogna ho un’impressione di armonia uomo-ambiente totalmente differente?

Me ne torno a casa camminando sotto la pioggia. Sensibilizziamoci!

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7 risposte a "Cemento tra i boschi di Provaglio d’Iseo: la solita stupida politica"

  1. Sono un cittadino di Provaglio che frequenta monti, colline e campagna. da sempre. Attento, come tutti, all’ambiente ed al paesaggio ma altrettanto attento al mondo che cambia ed alla necessità che l’uomo, e gli amministratori, sappiano programmare il cambiamento. Conosco bene il Martinel e l’immobile di cui il sig. Davide Vanni parla e, negli anni scorsi,, quando a Provaglio si facevano molte riunioni aperte a tutti i cittadini, mi ricordo bene che nella discussione dul Piano Regolatore Generale si è discusso di questo intervento ed anche di altri interventi che volevano facilitare la trasformazione di immobili siti in zona agricola in strutture ricettive, alberghiere, agriturismo, ecc.
    Penso che sia una scelta intelligente , questa, , e penso che essere consenzienti se si parla di agriturismo mentre si è oppositori se si parla di strutture turistiche e ricettive, fa parte di un modo di pensare troppo semplicistico, troppo comodo, appartenente ad un ambientalismo di maniera, un pò miope ed anche stupido (il modo di pensare non la persona!).
    Per arrivare ai Gremoni ed al Martinel (si chiama come la nostra sindaco, ma per puro caso,) si percorre una strada già asfaltata, tranne nell’ultimo tratto dove c’è bisogno urgente di un intervento di messa in sicurezza. Ben venga la sistemazione della strada, attenti agli scoli di acqua ed all’imbrigliamento della pioggia. Le fogne NON possono invece arrivare in cima ad una collina! Neanche nel paradiso terrestre!
    Auguro ai proprietari ed ai gestori successo e sono contento se a Provaglio ci saranno presto camere o alloggi per chi viene in Franciacorta (il panorama da lassù è veramente bello). Tranqulizzo Davide Vanni: il traffico causato dai turisti (che sono persone come lei, e come me, quando ce ne andiamo in Toscana, o in Liguria, o sul Garda, o anche per la campagna Provagliese ) sarà molto limitato e non recherà più danno o disturbo di chi va all’Esselunga o alla Coop!
    Roberto B.

  2. Martedì pomeriggio si è presentato nel mio ufficio il Sig. Vanni dicendomi di essere dipendente a Fantecolo della cooperativa il Germoglio. Dopo la presentazione chiede delucidazioni sull’intervento al Martinello. Chiedo se si è rivolto agli uffici perche negli atti si trovano le ragioni politiche e tecniche delle scelte. Credo che abbia colto la mia insofferenza, perchè quel pomeriggio avevo diversi impegni per il comune e dover dire cosa già spiegate, anche se cambiano le persone, a volte mi irrita. Mi scuso, ma è così!
    Per carettere parlo poco e non amo ripetere.
    Non ero quindi sulla difensiva temendo un giudizio negativo e quando ho detto che la bozza di convenzione è stata approvata dalla precedente amministrazione non intendevo sottrarmi a mie responsabilità, ma dare un riferimento temporale. Per precisione nella precedente amministrazione ero Sindaco e non vicesindaco; ho dato per scontato che fosse noto, essendo amministratore a Provaglio dal 1995. Evidentemente mi sono sbagliata.
    L’Iniziativa del Martinello risale, quale inquadramento urbanistico, ad una variante del PRG del 1999, che individua le destinazioni che tuttora sono previste.
    Il progetto convenzionato ed approvato prevede la costruzione di residenze turistiche in seminterrato e la ristrutturazione della porzione di cascinale da destinare a ristorazione e servizi. La strada prevista, totalmente privata, sarà realizzata per la via più breve a partire dalla Cascina Rossano ed il percorso è stato studiato con attenzione per rimuovere meno alberi possibile. Il progetto prevede di integrare ulteriormente la piantumazione. Questo percorso evita di far transitare le macchine sulla Via dei Gremoni che, nel tratto verso la Cascina Martinello, è piuttosto stretta.

    Credere che si debba convertire l’esistente (in termini di patrimonio edilizio), dare oppurtunità di occupazione ai giovani, puntare su una economia diversa in Franciacorta mi sembra cosa auspicabile della quale, in ogni caso, sento assolutamente di non dovermi vergognare nè provare disagio.
    Rispetto pensieri diversi dal mio.
    Ritengo tuttavia che ben altre siano le stupidità della politica!
    Giusi Martinelli

    1. Sindaco,
      ritengo che il suo “irritarsi perché deve dire cose già spiegate” visto il ruolo che ricopre, sia non solo eccessivo ma decisamente fuori ruolo. Se lei aprisse una forneria avrebbe risolto il problema.
      Mi faccia capire quale sarebbe “l’opportunità di occupazione per i giovani e l’economia diversa” che lei intende portare avanti in Franciacorta, perché sono vent’anni che sento -in tutta Italia- termini come giovani, opportunità… Silvio ha fatto scuola nelle strumentalizzazioni di questo genere e alla fine si vedono solo scempi, politicanti corrotti e collusi (ormai cronache quotidiane)e migliaia di case invendute che deturpano il territorio e impediscono uno (per esempio)sviluppo agricolo e troppo spesso perché i comuni preferiscono incassare oneri di urbanizzazione, della serie “pochi, sporchi ma subito” piuttosto che investire in un futuro sostenibile e decisamente più utile.
      Le chiedo poi di elencare almeno tre cose che rappresentino le stupidità della politica, oltre a quella del cemento che abbatte ancora alberi nel 2012. E guardi che oggi è la giornata mondiale della Terra: http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Terra
      Grazie.

      1. Giovanni,
        cogli nel segno, l’edilizia è sempre un’attività di rapina del territorio, sopratutto se utilizzata per fare cassa, perchè come dici tu (nn solo tu) di spazi costruiti e ancora vuoti da dedicare alla ricezione turistica ne esistono tantissimi (in tutto il territorio italiano).
        Sono addirittura peggio dal punto di vista ambientale il proliferare di strade asfaltate che mettono in crisi il regime delle acque e la continuità degli ecosistemi
        Per ciò che riguarda l’occupazione si apre un’altro capitolo difficile, l’edilizia forse ne dà a livello locale (ma con un enorme costo se si computano i danni all’ambiente diretti e indiretti (a me no che non ci si dedichi esclusivamente ai restauri e manutenzioni)), la gestione di un “albergo” nè dà poca ma più stabile.
        La scommessa è, in territori come i vostri, di rivalutare l’agricoltura, come polmone occupazionale e di presidio del territorio. Il lavoro in agricoltura inoltre per il fatto di essere ad alta intensità di lavoro produce relativemente pochi prodotti (che il problema attuale è proprio quello di saturazione dei mercati) ma può accogliere molta forza lavoro (a patto che la politica sui prezzi dei prodotti agricoli sia rivista o si inneschino economie etiche parallele (vendita diretta etc.)).
        Insomma, bisogna che si demolisca e si manutenga e si spinga verso attività come l’agricoltura o le manutenzioni (ad alta intensità di lavoro e basso impatto) se non vogliamo finire sommersi da beni, cemento e da discariche degli stessi.

  3. Luigi,
    l’agricoltura in Italia non vale nulla (e mi riferisco principalmente alla coltivazione e non alla trasformazione di materie prime) perché le amministrazioni hanno sempre fatto cassa a ridosso di speculazioni edilizie, perché un pezzo di terra vale(va) di più se ci si può costruire sopra grottesche abitazioni. Appena torni in Franciacorta ti faccio vedere uno stupendo residence proprio nel comune di Provaglio a ridosso di una rotonda… Uno spettacolo concesso dalla politica.

  4. Interessante la nuova metodologia per la messa in sicurezza dell’ambiente: prima abbatto degli alberi, poi magari ci getto un pò di cemento, poi arriva la pioggia poi la protezione civile poi l’accisa sulla benzina per pagare la protezione civile…poi così via…
    credo non esiste uno stupido modo di essere a favore dell’ambiente…o sei a favore o sei contrario non esistono vie di mezzo o lo rispetti o non lo rispetti non esistono vie di mezzo…quindi le cose sono due o invertiamo la marcia o continueremo a distruggere ciò che a fatica e impossibilità potrà rinascere…turisti a parte

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