E anche sto Vinitaly, se o semo levati…

Stavolta il titolo è esclusivamente ironico, perché non posso esimermi dal dire che tutto è andato bene, a tratti benissimo.

La macchina organizzativa del Consorzio Franciacorta ha fatto un ottimo e impeccabile lavoro. Arianna, Alessandra… tutti hanno saputo gestire al meglio il susseguirsi di caotiche ondate di piena senza scomporsi, con un Maurizio Zanella presente e dinamico nella raccolta dei feedback  e teso, com’è dovuto a un presidente, ma consapevole e orgoglioso che tutto fosse sotto controllo. Gli aspetti tecnici sono stati gestiti al meglio, con la qualità del lavaggio dei bicchieri e del relativo servizio, da manuale. Pochi i calici puzzolenti e tutti concentrati nell’ultimo giorno.

Lo spazio vitale nei corridoi era perfetto per non creare rovinosi ingorghi.

A questo punto, ripenserei seriamente all’idea di lasciare il Palaexpo per poi approdare in qualche capannone inutilmente ampio e abitato da piccioni mitragliatori.

I nostri 16 mq si sono rivelati perfetti. Credo non potremmo accettare un’altra posizione per il prossimo anno, in quanto quel senso di claustrofobia che ci attanagliava e ci rendeva nervosi, non si è fatto vivo. Ci siamo sentiti davvero liberi.

Bravissimi, instancabili e freschi i “Fan” che tra magliette e spillette, hanno davvero portato una ventata di aria nuova più che mai fondamentale.

Devo ringraziare almeno alcuni amici che sono passati a trovarci, certo che ne dimenticherò molti altri.

Mi scuso con tutti quelli che sono passati allo stand e che nel marasma non sono riuscito a salutare, a conoscere o semplicemente a stringergli la mano. Grazie a Jacopo, Massimo, Roberto, Marco, Max, ancora Marco e Davide: e adesso che si organizzi una “due giorni milanese” come si deve.

Grazie ad Alberto, Adriano, Patrizia e Brighitte de “Le Vigne di Zamò” che a distanza di anni sono felice di trovare sempre uniti e accomodanti nel tollerare i miei picchi di esuberanza. A Patricia Guy e Michael Benson la cui delicatezza e gentilezza dovrebbero essere un esempio per molti. A Francesco Orini che pure innamorato riesce sempre a emozionare con le sue fotografie. A Mario Pojer per essere l’unico uomo al mondo in grado di sciabolare una bottiglia con i baffi e perché dietro agli stessi, non manca mai il sorriso. A Jeremy Parzen la cui sincera amicizia è cosa tra le più preziose.

E in fine grazie alla “mia” squadra, a tutti gli Amici che collaborano con noi, che credono a questo progetto e che ogni anno sono sempre più presenti.

Grazie a tutti!

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6 risposte a "E anche sto Vinitaly, se o semo levati…"

  1. Grazie a te Giovanni per il tempo dedicatoci e la cortesia. E complimenti alla squadra per il livello dei vini, in alcuni casi superlativi !

  2. Grazie davvero per l’ospitalità, la simpatia e, ovviamente, le degustazioni con annessa spongada! In attesa di ritrovarci alla due giorni milanese o prima, un caro saluto.

  3. (Ne concludiamo che…).
    Togni, Arici e Camossi sono buonissimi. Grandissimi gli assaggi durante il Vinitaly. Ergo Arcari è una persona in gamba.

    😉

      1. Spero per te che almeno una delle tre gambe ti funzioni ancora 🙂 🙂 ,altrimenti ci penso io allo stuolo di fanciulle ….gli amici servono nel momento del bisogno.
        Ho assaggiato poco però i vini dei tuoi ragazzi sono super.Il rosato di Camossi , il Nebbiolo del togni su tutti e poi il solito fuori classe di Arici . At’s salùt GP

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