La Valtènesi in prima fila per la sostenibilità.

Ricevo e pubblico molto volentieri.

G.A.

Ita.Ca.® – Misurare l’impronta carbonica per misurare la sostenibilità. Viticoltura e salvaguardia ambientale nel nome della terra.

Nove aziende vinicole gardesane di medie e piccole dimensioni hanno unito le proprie forze per porre la Valtènesi in prima fila nella realizzazione di un progetto fortemente innovativo, di rilevanza nazionale, finalizzato al monitoraggio e alla riduzione delle emissioni aziendali di gas serra. Il progetto Ita.Ca.® (Italian Wine Carbon Calculator), partito nel 2011 sulla base dell’esperienza pilota dell’azienda capofila Pasini San Giovanni, è stato curato dallo Studio Agronomico Sata in collaborazione con il Dipartimento di Produzione Vegetale dell’Università degli Studi di Milano. 

Obiettivo del lavoro svolto è stata la misurazione per ciascuna azienda della cosiddetta impronta carbonica, ovvero la quantificazione delle emissioni di gas serra, con contemporanea individuazione degli ambiti maggiormente impattanti all’interno dell’intero processo di produ- zione e degli ambiti su cui agire più efficacemente, attraverso azioni concrete e circoscritte, per la riduzione delle emissioni stesse.

Basandosi sui dati elaborati attraverso l’applicazione del software Ita.Ca.® è stato possibile per le aziende calcolare i benefici derivanti da pratiche virtuose, come ad esempio la limitazione del consumo di risorse energetiche, la riduzione del peso degli imballaggi, l’ottimizzazione di flussi, mezzi e materiali o ancora l’utilizzazione di prodotti provenienti da filiere certificate e da fornitori locali.

In un momento in cui anche le scelte di consumo risultano sempre più orientate a supporto di prodotti e filiere rispettosi dell’ambiente, assume maggior rilevanza la capacità di fornire infor- mazioni chiare su pratiche e processi, affinché anche il consumatore con le sue scelte possa premiare aziende e territori impegnati nella ricerca di una possibile sostenibilità ambientale.

Essere viticoltori è un impegno antico che oggi comporta un’opposizione strenua all’impove- rimento dei territori, percorribile soltanto grazie alla valorizzazione delle inclinazioni naturali e realizzabile solo in presenza di un’imprescindibile sostenibilità ambientale ed economica dei processi produttivi. Conservazione e valorizzazione del territorio sono il punto di partenza di una viticoltura attenta, capace di sfruttare con intelligenza, rispetto e lungimiranza le risorse disponibili e di avvicinarsi sempre più ad un concetto di piena sostenibilità.

Di seguito elencate le aziende del Garda che hanno scelto di adottare il protocollo Ita.Ca.®:

Pasini Azienda Agricola San Giovanni di Raffa di Puegnago
                                          Avanzi di Manerba                                                                                                                 La Basia di Puegnago del Garda                                                                                          Le Chiusure di Portese di San Felice del Benaco                                                    Masserino di Puegnago del Garda
                                                                                    L’Ulif di Picedo di Polpenazze                                                                                     Cascina Belmonte di Muscoline                                                                                         Spia d’Italia di Lonato del Garda
                                                                                   Podere Selva Capuzza di San Martino della Battaglia

Il progetto Ita.Ca.® è sostenuto dal finanziamento della Regione Lombardia attraverso il P.S.R. 2007/2013 misura 124. A oggi il protocollo Ita.Ca.® è adottato da 45 aziende vinicole italiane in Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana e Umbria.

Per maggiori informazioni e dettagli sul progetto Ita.Ca.® contattare:
Paolo Pasini Az. Agr. San Giovanni (+39) 335 8024754 info@pasinisangiovanni.it Marco Tonni Agronomi Sata (+39) 335 8479505 info@agronomisata.it

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2 risposte a "La Valtènesi in prima fila per la sostenibilità."

  1. Grazie Giovanni,
    ero certo che ti avrebbe incuriosito questo punto di vista sulla viticoltura e sulla sua sostenibilità.
    Spero che riusciremo a leggere il parere ed il pensiero di molti, agricoltori e consumatori, che ci incoraggino a proseguire sulla strada del miglioramento del prodotto agricolo, in termini qualitativi ed in termini di responsabilità.
    O che esprimano il loro dissenso.
    A me pare che sia sempre più difficile giustificare lo spreco o l’eccesso, anche in nome della presunta qualità elevata.
    Conservare e salvaguardare l’ambiente nel quale viviamo mi pare legato ad un più che naturale istinto di sopravvivenza, magari sorretto da un pensiero appena lungimirante, senza scomodare approfondimenti filosofici.
    Paolo

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