Soffritto di tre scalogno tagliati come vi pare, un pezzo di guancialino avanzato dallo scorso natale, passata di pomodoro al limite della sopravvivenza, tre uova non ancora scadute, curry e formaggio camuno di malga acquistato al mercato del sabato in San Faustino.
Mescolare il tutto e ingoiare.
Singolone nun se po’ sentì!!!!!!
La cosa positiva è che c’è qualcosa di camuno dentro…..;)
ma come “nun se po’ sentì”?
te pare na ricetta per invità qualcuno?? 😀
da singolone a sigolone il passaggio (fonetico) è breve…. no, non invitare nessuno…. 😉
ti ho detto che è scalogno, non sigola! 🙂
Giovanni, peccato fossi ancora nella Capitale…ti avrei invitato a cena!!! Appena sistemo e pubblicizzo il mio mio blog dedicato alla cucina capirai che…. un semplicissimo piatto cucinato dalla sottoscritta sarebbe stato meglio dello scalogno amalgamato con non so cosa!
Baci
Un blog? Brava Arianna!
Sono certo che “un semplicissimo piatto cucinato dalla sottoscritta sarebbe stato meglio”… A questo punto attendo l’invito! 🙂
Assolutamente…post Vinitaly però!!!!