Continua il lavoro del comitato no amianto di Gianico, che consiste nell’informare la popolazione camuna su quanto è stato progettato. E’ incredibile, nonostante l’interesse dei media, quante persone in Valcamonica non abbiano la più pallida idea di quanto si stia valutando di fare nella zona industriale di Gianico. SI PREVEDE LO SMALTIMENTO DI 80.000 TONNELLATE DI AMIANTO ANNUE, ATTRAVERSO UN PROCESSO DI INERTIZZAZIONE CHE NON GARANTISCE LA NON USCITA DI FIBRE D’AMIANTO DURANTE LA LAVORAZIONE. A RISCHIO LA NOSTRA SALUTE.
La Valcamonica ha dei record, e sono quelli del numero di tumori e di altre patologie (tra cui il parkinson precoce) legate agli insediamenti industriali della lavorazione del tondino. A distanza di anni, gli studenti di Darfo Boario Terme hanno livelli di manganese 10 volte sopra la media. Ignoriamo questi dati? O li vogliamo far incrementare?
Secondari, ma non meno importanti, i rischi del territorio, legati al trasporto su gomma che porterà nuovo traffico dall’autostrada fino alla Valle. Attraversando la franciacorta, e probabilmente costeggiando tutto il lago d’Iseo, magari dovrà evitare anche le gallerie, si sa mai. Vorrei sapere cosa ne pensano il consorzio per la tutela del franciacorta, gli albergatori del lago d’Iseo, quelli di BOARIO TERME, il consorzio adamello ski, perché al momento non mi pare abbiano preso posizione in merito.
Nel frattempo continua la raccolta firme, ormai intorno alle 11.000, ma dobbiamo darci da fare, in valcamonica siamo quasi 120.000!!
Informate zii, zie, nonne, nonni, cugini, cugine, nipoti, fidanzati e fidanzate, suocere, amanti e trombamici: potranno firmare qui:
Sono solidale col comitato, il sito non è idoneo, l’impianto di trattamento termico non dà sufficienti garanzie di sicurezza ecc…(e poi finito di bruciare l’amianto, l’impianto chiuderà o brucerà qualcosa d’altro?), ma rimane il fatto che l’amianto c’è dappertutto e va smaltito (mi pare entro il 2016). Il problema è che la Lombardia non ha individuato i siti idonei e così fioriscono ovunque progetti in modo disorganico e certi sindaci concedono disponibilità invogliati dai ritorni economici.
Quanto ai rischi del territorio, legati al trasporto su gomma quelli ci saranno ad ogni modo:
la Valcamonica e anche la Franciacorta… dovranno pur trasportarlo da qualche parte.
E in città?
…guardate cosa ha brevettato a livello europeo un’azienda bresciana, unico nel suo genere, un’idea geniale : http://www.boxsmaltimentoamianto.com mi sembra LA SOLUZIONE, come i faraoni…l’amianto viene “tombato”…. E se in futuro qualche ns figlio inventerà una nuova tecnologia x riciclarlo ci sarà la materia prima…