chiaro, è un po come certi vini che non ti piacciono eppure hanno un successo planetario e mettere in discussione la propria personale valutazione, diventa fondamentale e difficilmente ignorabile. solo, che la letteratura di Kerouac, oltre al successo, ha creato un movimento di pensiero capace di fare storia, che ti piaccia o no.
sono questi tuoi “massimi giudizi” che fanno capire un sacco di cose… ;-))
scusa, quindi posso correggere il tuo primo commento aggiungendo un “secondo me…” in apertura di frase? 🙂
Bevi quello che vuoi ma non ignorare gli altri, almeno per passione.. 😉
ti prego Giovanni, il “secondo me” non serve (soprattutto nella grande rete), se scrivo una cosa per forza è “secondo me” e non “secondo chicchessia”, altrimenti, per l’appunto, avrei scritto “secondo chicchessia”.
Non ho capito l’ultima riga, cosa ci vuoi fare? Non capisco neanche Kerouac.
ah, ok chiaro… la spiegherò così in tribunale, per via di quelli che mi hanno querelato per altre ragioni. non farmi diventare cattivo.
suvvia, se parlo di Kerouac è ovvio che esprimo un mio personale giudizio e per di più non credo si possa offendere nessuno se dico che lo trovo sopravvalutato.
Se invece dico che l’erba è gialla, sempre di giudizio si tratta, ma totalmente obiettabile.
Ti hanno querelato? E perchè mai? Hai esagerato con il Franciacorta?
ma certo che non offendi nessuno, ci mancherebbe! è che a volte rimango davvero scettico da certi giudizi che sembrano forzatamente in controtendenza… certo che se parliamo della vita di Kerouac, dipinta in “on the road”, ci può stare che qualcuno possa inorridire(non so se sia il tuo caso), ma se si guarda al romanzo e alla sua capacità descrittiva a me pare sia un’opera entusiasmante, capace di far vivere al lettore in prima persona le avventure dei protagonisti. a me ha fatto quest’effetto.
ho esagerato nel senso che ne ho bevuto troppo?? può essere, ma non è la prima… ho il callo. 🙂 ti racconto quando ci vediamo per un aperitivo, magari al bianchi..
tanto bella Frisco, quanto sopravvalutato Kerouac
se lo dici tu…
se ti è piaciuto “sulla strada” capisco tante cose :-)))
chiaro, è un po come certi vini che non ti piacciono eppure hanno un successo planetario e mettere in discussione la propria personale valutazione, diventa fondamentale e difficilmente ignorabile. solo, che la letteratura di Kerouac, oltre al successo, ha creato un movimento di pensiero capace di fare storia, che ti piaccia o no.
sono questi tuoi “massimi giudizi” che fanno capire un sacco di cose… ;-))
Il mio non è un massimo giudizio, ma soltanto il mio giudizio.
Che non lo si condivida lo trovo normale, ma tant’è.
Il movimento beatnik mi rimbalza allegramente.
Torno a bere quei miei vini non universalmente riconosciuti come grandi
scusa, quindi posso correggere il tuo primo commento aggiungendo un “secondo me…” in apertura di frase? 🙂
Bevi quello che vuoi ma non ignorare gli altri, almeno per passione.. 😉
ti prego Giovanni, il “secondo me” non serve (soprattutto nella grande rete), se scrivo una cosa per forza è “secondo me” e non “secondo chicchessia”, altrimenti, per l’appunto, avrei scritto “secondo chicchessia”.
Non ho capito l’ultima riga, cosa ci vuoi fare? Non capisco neanche Kerouac.
ah, ok chiaro… la spiegherò così in tribunale, per via di quelli che mi hanno querelato per altre ragioni. non farmi diventare cattivo.
suvvia, se parlo di Kerouac è ovvio che esprimo un mio personale giudizio e per di più non credo si possa offendere nessuno se dico che lo trovo sopravvalutato.
Se invece dico che l’erba è gialla, sempre di giudizio si tratta, ma totalmente obiettabile.
Ti hanno querelato? E perchè mai? Hai esagerato con il Franciacorta?
ma certo che non offendi nessuno, ci mancherebbe! è che a volte rimango davvero scettico da certi giudizi che sembrano forzatamente in controtendenza… certo che se parliamo della vita di Kerouac, dipinta in “on the road”, ci può stare che qualcuno possa inorridire(non so se sia il tuo caso), ma se si guarda al romanzo e alla sua capacità descrittiva a me pare sia un’opera entusiasmante, capace di far vivere al lettore in prima persona le avventure dei protagonisti. a me ha fatto quest’effetto.
ho esagerato nel senso che ne ho bevuto troppo?? può essere, ma non è la prima… ho il callo. 🙂 ti racconto quando ci vediamo per un aperitivo, magari al bianchi..