E’ necessario un fuoristrada, o un buon allenamento. Io ho il primo…. 😉
Si sale da Bienno (BS), un’oretta di marcia lenta con le ridotte inserite, attraversando boschi di castagno prima, di abeti e larici poi, fino ad arrivare ai pascoli della località Campolungo, 1500 mt sul livello del mare. Ho frequentato questi luoghi da quando sono nata, gite domenicali o passeggiate ferragostane, alla ricerca del burro e dei formaggi preparati da sapienti casari, nella malga che si trova giunti in quota, dove la strada si spiana. Qui la vista può spaziare tra alte conifere, verdi prati e uno splendido ruscello. Proseguendo oltre la malga, si avanza parallelamente al corso d’acqua, fino ad arrivare ad un altro spiazzo, con una grande baita, di proprietà dell’ente regionale delle foreste. Questa costruzione, ora denominate “silter di Campolungo”, venne edificata per essere a disposizione dei casari della malga, e nella parte superiore come foresteria per i viandanti e i fruitori della montagna.
Una ventina d’anni fa, l’ente proprietario della struttura la mise a disposizione ad un gruppo di giovani biennesi, che sull’esempio di Campo Tres , iniziarono ad immaginare un percorso che riavvicinasse la popolazione alla bellezza di questi luoghi incontaminati, puntando sul rispetto e sull’utilizzo cosciente delle risorse.
Prima però bisognava adeguare la struttura. Iniziò una ristrutturazione alla quale parteciparono i ragazzi impegnati nel progetto ( e relative famiglie), e a lavori finiti si distinguevano tre camerate complete di servizi, ampio salone per il pranzo e per le attività didattiche, una cucina attrezzata, il tutto servito da energia elettrica e acqua calda.
L’associazione viene ufficialmente costituita nel 1992 e si iniziarono i campi estivi, proposti agli adolescenti o ai gruppi sportivi. Si cominciava a parlare di Rugby in quel periodo, ricordo la squadra di Calvisano fare un campo allenamento in Campolungo.
L’idea messa in pratica dai giovani volontari, amici prima di tutto, che si perpetua con il ricambio generazionale, è quella di far passare ai ragazzi un periodo a stretto contatto con la natura e i coetanei, per imparare il rispetto dell’ambiente e degli altri; scoprire con l’esperienza diretta le antiche tradizioni, le leggende locali, la mitologia…. Guardare le stelle è un lusso che abbiamo perso vivendo nell’ ambiente urbano… sotto la guida di esperti si conoscono piante e fiori, i funghi, i pesci che vengono pescati nel ruscello, l’orientamento…. Conoscere, amare e vivere il territorio.
Durante le prime esperienze, ai ragazzi veniva tolto l’orologio per tutta settimana…. Chissà se ora lo si può fare con i telefonini??
Due i campi previsti quest’estate. Uno rivolto ai ragazzi della Scuola Secondaria (che hanno frequentato la classe V della scuola primaria e I-II-III della scuola secondaria), ed uno per i piccini, della Scuola Primaria (II-III-IV).
Per tutti i dettagli, questi sono i contatti dell’associazione.
Francesco Ercoli 380 3189388
amedeo.bettoni@gmail.com
Complimenti per l’articolo Lucia!!!!!Dalle tue parole si capisce che lo spirito di Campolungo l’hai vissuto anche tu…
grazie Amedeo! ho un bel po’ di foto a casa, mio fratello era tra i fondatori, secondo presidente… il primo lo si vede nella foto della ristrutturazione, ma l’unico che lavora nell’immagine è il mio babbo!! guardando le immagini dei primi campi, è fantastico vedere che i ragazzini di allora sono l’anima del gruppo di adesso…. Continuate a diffondere la cultura del territorio! grandi ragazzi! 🙂