È scomparso Mario Pasolini, vignaiolo in terra bresciana, nel Parco di Mompiano, quella Mompiano (una zona collinare in città, a Brescia) che sempre riportava con orgoglio nelle sue etichette.
Sen’è andato ieri in silenzio, senza disturbare nessuno come ha fatto per oltre ottant’anni. Amico di Gino Veronelli ha saputo cavalcare gli anni del grande cambiamento del vino senza mai scomporsi, senza mai scendere a compromessi. Ha saputo sussurrare la sua filosofia grazie alla franchezza dei suoi vini, capaci di evocare gusti ormai persi.
Mario non lascia nessuno perché sua moglie è scomparsa poco tempo fa, e di figli non ne hanno mai avuti. Che fine farà la storia dell’azienda Pasolini, ora che il custode di Mompiano non c’è più? Arriverà il solito industriale sbruffone e comprerà tutto e ci farà una SPA? Le istituzioni dovrebbero muoversi per mettere in campo un progetto sociale intelligente e in grado di autofinanziarsi. Sono certo che sarebbe un ottimo modo per onorare Mario, la sua storia, il suo coraggio e per tutelare un territorio dall’inesorabile stupidità dell’uomo medio.
Che la terra ti sia lieve, Mario.
Mario Pasolini, vignaiolo in terra bresciana….un personaggio,un professionista, un amico :
Grazie Giovanni per le poche belle parole spese ricordare Mario
Grazie a te, Alessandro.
Hai vissuto “sopra la sua testa” per anni e sei stato uno dei pochi a credere in un territorio (che sulla carta non esiste), promuovendo il vino di Mario nel tuo ristorante.
Sono certo che Mompiano si sia svegliata più sola, senza il custode del suo parco.
Non facciamo morire una storia così bella, muoviamoci tutti per mantenere l’azienda in vita. Sarebbe il minimo, per onorare la memoria di Pasolini.
apprendo con dolore solo oggi la notizia della morte di Mario Pasolini, indomito vignaiolo bresciano. Ho avuto il privilegio di frequentare la sua cantina a fine anni Ottanta e inizio anni Novanta e di apprezzare non solo i suoi vini, tra cui ricordo uno splendido Nebbiolo in purezza, oltre che il mitico Ronco di Mompiano (dalla inconfondibile etichetta firmata da Silvio Coppola), ma soprattutto l’umanità sua e di sua moglie. Che la terra gli sia leggera e che possa ritrovarsi a brindare, altrove, con Gino Veronelli, suo grande cantore…