Pietro Freddi detto Piero, non l’ho mai incontrato senza il suo proverbiale sorriso. Conosciuto oltre una decina d’anni fa, quando il mio impeto si sintetizzava tra la vendita del vino e un numero indefinito di degustazioni(impensabile per il re dei pigri, ma correvo dal Friuli al Piemonte in macchina per una “caraffa” di vino), solo tre anni orsono ho scoperto la sua vera attività, la sua grande passione. Un panettone regalatomi durante una visita pre-natalizia con Danilo Donati, mi ha aperto i sensi a un gusto incredibile, a una voglia di panettone –di quel panettone- incontrollabile, come il desiderio per Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany.
Stamane la replica con la colomba, portatami da Danilo. Incredibile, soffice, con le migliori mandorle e canditi. Una pasta gialla dorata che si dilegua al contatto con il palato e una crosta superiore croccante, perfettamente cotta. Sarà l’acqua di montagna (il forno è a Famea di Casto, in Valsabbia), saranno le uova nostrane, gli ingredienti migliori… ma è certamente la passione di Piero a rendere le sue opere indimenticabili e così perfette.
Forno Pietro Freddi
Famea, 5 Casto (BS)
spediscimene una taccagno!
Lo sai che vivo di panettone e colomba!
un abbraccio
Certo, solo se tu mi spedisci una magnum de Le Coste… 😉
devo per forza andare a Casto per averla? non ha nessun rivenditore in citta’?
saluti,
beh, se non ci sei mai stato ne vale la pena… prova a chiamare Piero e digli di spedirtela!