Pontevico è terra di confine.
Un ponte sul fiume Oglio divide la provincia di Brescia da quella di Cremona. L’accento, così come il dialetto, muta sensibilmente in pochi metri. Piazza Mazzini rappresenta il simbolo del costume locale e alle sue spalle, un castello con mille anni di storia. Un gruppo di amici Pontevichesi e non, ha contribuito a diffondere una sorta di “cultura del piacere” indissolubilmente legata al vino e al cibo, rendendo il paese uno dei più virtuosi della “Bassa” per la scoperta di prodotti enogastronomici di grande spessore.
A un certo punto, Piazza Mazzini non è più in grado di offrire quel livello -sempre crescente- che le loro papille gustative ricercano, non è più in grado di soddisfarli come vorrebbero. Decidono così di dar vita al “Wine Club Red & White”, un luogo di aggregazione, di cultura, condivisione di esperienze di vita e di ideali. Nei loro ideali la promozione e la divulgazione della cultura del vino e dei prodotti genuini e l’impegno nella tutela di prodotti gastronomici (del territorio bresciano in primis, lo aggiungo io) rari e altrettanto preziosi.
Una cantina sociale nella quale ogni affiliato possa mettere a dimora i propri tesori e anche una biblioteca enogastronomica a disposizione di tutti.
Questa la concretezza delle idee che tanto mi piace e che nell’epoca della rete, fatta d’impalpabile dinamismo, deve spiccare come la “Stella del Sud”.

L’associazione ha una valenza sociale di non poco conto e spera di coinvolgere il maggior numero di giovani, per trasmettere loro il patrimonio culturale che il vino rappresenta, fatto non solo di gusti ma di aggregazione di pensiero e convivialità.
Ieri sera sono stato invitato per presentare l’azienda di Andrea Arici e il suo vino più rappresentativo, il Dosaggio Zero nella versione “scritta rossa”. Il vino è stato apprezzato oltre ogni più rosea attesa, in un clima disteso e con persone competenti che non hanno lesinato domande e curiosità.
Voglio ringraziare tutti i soci per avermi concesso del tempo per raccontare la nostra etica e il nostro rapporto nell’espressione del fare vino.
Un grazie a Silvio per le sciabolate d’autore e per aver costantemente abbeverato gli assetati, grazie anche a Marco, Carlo, Roberto, Eurosio, Lino e tutti gli altri splendidi protagonisti (perdonatemi ma la mia memoria da pesce rosso non mi consente di imprimere nella mente così tanti nomi in una sola sera)di questa importante iniziativa.
grazie per essere stato con noi, ti aspettiamo presto. ciao tiziana
Grazie a voi, Tiziana!