Il Mocasina de “La Torre”, a spasso per la cucina bresciana

Nemmeno il rumore delle foglie degli alberi al vento, si sente più provenire dal Garda Classico, o meglio dalla Valténesi. Un silenzio che spero tanto possa essere il preludio a qualcosa di veramente interessante e concreto. Una quiete che stimola la curiosità con l’aspettativa di vedere cosa inventerà il nuovo direttivo del consorzio. Nell’attesa che qualcuno possa almeno farci vedere il tanto atteso Valténesi Rosso, Attilio Pasini in quel di Calvagese del Garda non se ne sta con le mani in mano, e riesce a coinvolgere una serie di ristoratori, dal Lago alla città, per un percorso gastronomico che vede al centro di tutto il vitigno autoctono gardesano, il Groppello. In questo caso si tratta del Groppello di Mocasina(sensibilmente diverso rispetto al Groppello Gentile) chiamato appunto, da Attilio, “Mocasina” vino che rappresenta di certo il più stretto rapporto tra il territorio della Valténesi e la sua idea di produttore.

L’ultima volta che ho avuto modo di degustare il vino di Attilio è stato lo scorso anno. I miei appunti riportano un vino all’olfatto pieno e ricco, con note di mora e frutta matura e pepe in abbondanza. Un rosso brillante e più intenso rispetto al cugino “gentile”, e più maschio ma senza essere burino. Goloso, polposo ma non stucchevole. Un vino “dinamico”, sostenuto da una buona acidità che lo rende facilmente beverino e non banale.

Potete trovare QUI ogni genere d’informazione in merito all’iniziativa dal titolo “Il Groppello a spasso nella cucina bresciana”.

Bravo Attilio!

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