Il Partito delle Donne del Cibo, tra Passione e Competenza

Non so che dirvi, ma io adoro come le donne sanno dipingerti le cose. Adoro come riescono a divincolarsi con classe dalle situazioni più imbarazzanti, adoro la loro capacità di ignorarti quando ritengono di avere ragione, adoro la loro fantasia. L’unica cosa che non ho mai capito è la loro profonda incapacità di fare squadra, di fondare che ne so, un più che “cazzutissimo” partito delle donne! In Polonia l’hanno fatto (la foto è il loro manifesto). Se imparassero a coalizzarsi, seguendo la teoria di Darwin, tra meno di un secolo avremmo l’esemplare uomo senza più le palle che sarebbero date di diritto alle donne ma collocate in una posizione meno vistosa e certamente meno scomoda, solo per non rovinarne le forme già perfette.

A un’amica che spesso mi srotola le sue teorie con una grazia che porta all’immediata comprensione del passaggio, dico sempre di scrivere, di aprirsi un blog o di riportare su carta i suoi pensieri, quelli che determinano le sue emozioni e che poi stabiliscono lo stile del racconto.

Di seguito vi riporto alcuni Blog gestiti da donne che hanno, chi più e chi meno, nella passione del cibo il fondamento del loro splendido modo di raccontare, coinvolgere ed emozionare.

Alcuni di questi blog li seguo da tempo, altri da meno di un’ora. Dategli un’occhiata(cliccate su ogni singola immagine), ne vale la pena e se ne avete altri da segnalare, non esitate.

 

un tocco di zenzero

 

 

 

 

 

anna chef

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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5 risposte a "Il Partito delle Donne del Cibo, tra Passione e Competenza"

  1. Tutto ciò che hai scritto è vero…noi donne non siamo in grado di fare squadra perchè a differenza di voi uomini siamo molto invidiose l’una dell’altra e tutto gioca a nostro sfavore…speriamo in un cambiamento…

  2. Ci sono donne che parlano anche di vino, della terra in cui vivono, la Franciacorta, e di quello che si può cucinare in maniera originale e sfiziosa.
    Spesso, è vero noi donne siamo super agguerrite tra di noi, non nego di trovarmi spesso più a mio agio collaborando con gli uomini. Per loro è così semplice, in un secondo sono tutti amici, incredibile! Abbiamo ancora molto da impare su questo. Per noi è persino difficile instaurare delle amicizie solide e sincere, non solo convivere nell’ambito lavorativo. Non ho mai capito il perché di questa ostilità femminile, forse per gelosia, forse per genetica chi lo sa…
    Io e Francesca Marsetti (chef), invece, abbiamo trovato sin dal principio, una bella sintonia, ovviamente l’una non invade il territorio dell’altra 🙂 questo è basilare per mantenere “l’armistizio femminile”. Insieme abbiamo formato una squadra, anche se in verità, siamo accompagnate da due uomini, forse è questo il nostro segreto vincente 🙂

    Presto vi stupiremo con le nostre novità, venite a trovarci…

    Ricordatevi sempre che l’unione fa la forza! 🙂

    http://www.franciacortablog.com

  3. accidenti, jo, sono senza parole, grazie! 🙂
    c’è del vero in quello che dici, molte donne non sono proprio capaci di sciogliersi dall’individualismo e di entrare in un’ottica di “squadra”, ed è un grandissimo peccato. forse dipende dal fatto che per poter realizzare quello che volevano hanno dovuto farsi largo tra pregiudizi e ottusità, fermandosi qua e là per sfilarsi dalle scapole i vari coltelli di cui, cammin facendo, qualcuno ha voluto omaggiarle. e a quel punto l’abitudine a “la miglior difesa è l’attacco” forse è diventata cronica. non lo dico per difenderle, ti passo, per quel che può valere, l’interpretazione che ne ho sempre dato io. federica ha ragione, avere a che fare con gli uomini è generalmente più semplice e meno pericoloso: ma i risultati scoppiettanti e geniali che riescono a scaturire da due o più menti femminili…beh, sono un’altra cosa 🙂

  4. Tratto dal terzo atto di “8 donne e un mistero” , la commedia che ho interpretato con il mio gruppo teatrale: ” Se le donne si prendessero per mano, cambierebbero davvero il mondo …” Si. é così. La squadra non c’è. E ci manca una coralità profonda, seria.
    Per la preparazione di questo spettacolo ho collaborato con tutte donne. Ed è andato bene, perchè c’era quella complicità che troppo spesso mettiamo da parte nella vita quotidiana, per lascair spazio a invidie e gelosie spicciole. Ho avuto una sorella che si è candidata Sindaco. Non dico che abbia perso per il suo essere donna, ma so che ha influito ( 30 anni, molto carina. Figurati le invidie in paese. Già la forte ignoranza della lega distrugge tutto, se poi ci si mette anche la serpeggiante invidia femminile … ecco!).
    C’hai ragione Arcari. C’hai ragione Giovanni.

  5. Quando condividiamo la forza, la dolcezza, il senso pratico,la creatività siamo fantastiche.Noi, grandi alleate o grandi nemiche.Influenzate dal pianeta uomo, gravitiamo intorno alla sua orbita e ne veniamo attratte, respinte, oscurate, illuminate.E’il nostro moderatore, la fiamma che ci accende, la causa delle nostre maree.E’ bello lavorare con le donne, ma imparando la “easy way” degli uomini, quella che scioglie i nostri nodi. Lavoro in un gruppo totalmente rosa, ho visto la difficoltà che hanno avuto le nuove arrivate a integrarsi. Noi, quelle “storiche”, ci siamo già misurate, pesate, digerite e abbiamo conquistato uno spazio che difendiamo con tutte le nostre forze. Qualcuna è rimasta, qualcuna non ce l’ha fatta.E’ transitato anche qualche uomo, ma di passaggio, uno ha preferito trasferirsi nelle Filippine.Noi, solo donne per caso, ma forse no. Forse inconsciamente vogliamo che sia così, e nel frattempo rinnoviamo il proposito di trovare una risorsa maschile

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