Ogni volta che vado in Abruzzo le emozioni mi gonfiano lo stomaco. Territorio, gente, cultura si fondono all’unisono creando uno spessore emozionale che sempre, lascia cicatrici indelebili nella mia memoria.
L’Abruzzo tra mare e montagna. L’Abruzzo, che in uno dei suoi angoli più nascosti si aggrappa con intelligenza alle tradizioni per dare slancio al futuro, partendo dalla tutela del territorio.
Ne ho parlato spesso ma non mi stancherò mai di farlo di come San Martino sulla Marrucina sia uno straordinario esempio di virtuosità territoriale e ancor meno mi stancherò di ricordare che tutto questo è partito da un produttore di vino.
Gianni Masciarelli amava il vino ma non prima di amare il suo territorio, casa sua, San Martino e tutto l’Abruzzo.
A Gianni devo il profondo senso per il territorio che mi guida nella mia attività. A Gianni devo l’amore che provo per l’Abruzzo che ho potuto girare in lungo e in largo in Vespa, seguendo i percorsi che mi tracciava lui, durante le colazioni da Peppino a Villa Maiella. A Gianni devo un sacco di cose.
Da questa sera fino sabato prossimo, sarò impegnato nel suo Abruzzo a raccontare del mio territorio, della mia provincia bresciana. Parlerò di Franciacorta stimolando con la degustazione i sensi di chi parteciperà a questo trittico di serate in tre province diverse.
Parlerò di territorio con l’ausilio di fotografie che mostreranno tutta la straordinaria variabilità che si cela in un territorio tanto piccolo quanto meraviglioso come la Franciacorta.
Pescara, Teramo e Chieti per una tre giorni che sarà certamente entusiasmante.
“Stare dalla mia parte non e assolutamente necessario e tanto meno auspicabile al contrario, una dose di curiosità, come di fronte a una creazione estranea, con un’ironica resistenza, mi parrebbe una posizione incomparabilmente più intelligente nei miei confronti.”
Gianni Masciarelli