Dopo tanto vociare, finalmente il Garda Classico rinnova le sue cariche (la notizia -non ancora ufficiale- è di poche ore fa)e lo fa partendo dalla riconferma di Sante Bonomo alla presidenza. Ma le novità “più ghiotte” sono i due nuovi vice presidenti ossia Mattia Vezzola, reduce da una Franciacorta che gli ha già dato tutto(qualcuno sostiene più del dovuto), e Fabio Contato che ha tappezzato i giornali locali di pubblicità, lo scorso anno, per aver conseguito i “tre bicchieri” (tra le polemiche)con un lugana.
Seppellito l’urlo de “largo ai giovani”, anche la Valtènesi si rifugia nella nostalgia dei successi del passato. In attesa di vederli tutti e tre dimenarsi in mirabolanti capriole per il territorio e soprattutto di vedere se nei prossimi tre anni oltre al famigerato “mettiamo l’accento alla Valtènesi” (che in pochi hanno capito da che parte debba cadere) ci sarà altro, oppure se si andrà avanti con un progetto che fino ad ora non ha ancora mostrato nulla di concreto al grande pubblico.
Al nuovo direttivo il mio più sincero augurio ma… Giovani rassegnatevi: l’Italia funziona così.
Olà, vedo che non hai perso il tuo abituale sarcasmo. Mi fa piacere leggerti così fiducioso e costruttivamente critico nei nostri confronti (non è un pluralis maiestatis). Aspetto il tuo prossimo commento, quando faremo surf sull’accento della Valtènsi e da Hollywood verranno a girare Point Break 2, mentre tu aspetterai la tempesta del secolo per fare il grande capriolone. Ciao Don
Durante la tempesta del secolo sarò a fare capriole altrove e spero di trovarti li, come quella volta in Puglia… 😉
Dai Giovanni, il trio non sarà di “primo pelo”, ma sono persone, soprattutto Sante e Mattia, dotate di grande esperienza e di sicura capacità. Non essere così pessimista… E non fare il malevolo scrivendo “Mattia Vezzola, reduce da una Franciacorta che gli ha già dato tutto (qualcuno sostiene più del dovuto)”. Credo che Vezzola alla Franciacorta – e alla Bellavista – abbia dato tanto e abbia ricevuto il giusto, quello che era dovuto ad una persona in gamba come lui. E lo dico oggettivamente, non perché sia amico di Mattia…
Senza alcun dubbio, Franco. L’apporto dato da Vezzola alla Franciacorta non è cosa da dimenticare né da sottovalutare… Solo mi sarebbe piaciuto vedere lo scatto d’orgoglio di qualcuno “più fresco” e maggiormente motivato a dare una sferzata al territorio.
Finalmente ! Queste newentry stanno a dimostrare che in Valtènesi è nata una nuova consapevolezza , era ora che anche i “grandi” si impegnassero per il territorio….auguraci seriamente buon lavoro Giovanni.
Cristina, io tifo sempre per il territorio a prescindere da chiunque. Il mio augurio è davvero sincero e spero tanto che la Valtènesi abbia il successo che merita. Questo vorrebbe dire irrobustire un sistema vitivinicolo provinciale davvero unico e di assoluto livello, in grado di dare slancio anche ad altre piccole quanto uniche zone, come Botticino, Capriano del Colle e la Valcamonica. E sai benissimo quanto io tenga a questo.
mah, a me sembra che al momento l’unico slancio sia nell’approvigionamento di zucchero.
Dopo tutto non è stat una grande annata la 2010.