L’oro verde della provincia bresciana o del primato della qualità sulla quantità

L’Italia è il secondo produttore europeo di olio d’oliva,di cui circa il 66% extravergine, superata unicamente dalla Spagna, circa 7 milioni di quintali, con oscillazioni annuali, dei quali oltre il 90% è appannaggio delle regioni meridionali. Della produzione lombarda circa l’88% è frutto della nostra provincia che, grazie alla particolare conformazione con la presenza di due importanti bacini lacustri, Garda ma anche Sebino, vanta microclimi in gradi di permettere la coltura dell’ulivo a latitudini decisamente settentrionali. L’Olio Extravergine appartiene da punto di vista merceologico agli oli di oliva vergini, ossia prodotti esclusivamente dal frutto dell’olivo, mediante processi di spremitura che non causano alterazioni dell’olio e che comprendono solo trattamenti di tipo fisico /meccanico. Gli esami cui è sottoposto l’olio prima di essere immesso in commercio sono due: uno chimico-fisico ed uno organolettico. In base a questi esami è olio extra vergine d’oliva l’olio di oliva vergine con punteggio organolettico di almeno 6.5 e acidità libera espressa in acido oleico al massimo di 1 gr. su 100 gr. Giocoforza accennare come premessa alla storica divisione, a volte un poco schematica, tra regioni con predominio dell’utilizzo di grassi animali, lardo, strutto e il più moderno burro (il nord) e regioni con predominio dell’utilizzo di grassi vegetali come l’olio d’oliva (il sud). Brescia e il suo territorio paiono essere in un certo senso “oltre” questa dicotomia come testimoniato dalla diffusione dell’olivo ai bordi dei due laghi citati già in epoca romana e da piatti tradizionali che vedono l’utilizzo dell’olio come ingrediente caratterizzante.

Iniziamo dalla produzione di Olio Extravergine d’oliva attorno al maggiore dei laghi italiani, ben 370 km², a DOP “Garda” con la menzione geografica “Bresciano” dal 1997 congiuntamente a quello dei Laghi Lombardi, con le menzioni geografiche Sebino (per il territorio bresciano) e Lario. Doveroso innanzitutto precisare che il totale dell’extravergine prodotto sotto questa DOP è inferiore all’1% dell’intera produzione italiana, questo rende l’idea, a maggior ragione per il “Sebino”, di quanto piccola sia la quantità e di quanto importante  sia il preservarne qualità e identità. Le varietà di olive, o cultivar, utilizzati sono, da sole o congiuntamente, Casaliva, Frantoio e Leccino per almeno il 55%, con la possibile aggiunta di altre varietà’ presenti negli oliveti in misura non superiore al 45%. L’extravergine a DOP “Garda” è inserito nella categoria degli oli con fruttato leggero o medio. Per chi volesse approfondirne le caratteristiche  chimiche/organolettiche suggerisco il sito del Consorzio di Tutela Olio Extravergine Garda DOP http://www.oliogardadop.it/  dove sono elencati, tra le altre informazioni, tutti i comuni bresciani inclusi nella denominazione protetta.

Logo Consorzio "Garda"

Come abbiamo già detto sempre nel 1997 viene ottenuta dalla Comunità Europea, con regolamento CEE n. 2325/97, la DOP alla produzione che dalle sponde del lago d’Iseo si spinge con alcuni piccolissimi rami, ma significativi da un punto di vista territoriale nella Valcamonica. Due anni dopo la DOP nasce il il Consorzio volontario di tutela e valorizzazione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta (DOP) “Laghi Lombardi” Sebino – Lario. L’extravergine considerato rientra in quelli a fruttato leggero o m edio, le varietà consentite sono per la menzione Sebino di nostro interesse, Leccino in misura non inferiore al 40%, Pendolino, Frantoio, Casaliva e Sbresa in misura non superiore al 60%. Sono 24 i comuni bresciani interessati dalla denominazione protetta Sebino. Precisiamo che esistono produzioni non a DOP, alcune delle quali con l’intento dichiarato di sottrarsi alla composizione obbligatoria sopra riportata.

Logo Consorzio "Laghi Lombardi"

Ancora una volta ci troviamo di fronte alle peculiarità del nostro territorio, peculiarità da conservare, valorizzare e non certo da appiattire come alcune realtà vorrebbero. Ma ci preme al termine di questi pochi dati dire come per anni sull’extravergine italiano abbiano pesato interessi e comportamenti oltre i limiti del lecito: solamente nel 2007 la Gazzetta Ufficiale N. 243 del 18 Ottobre  ha pubblicato per le produzioni di Olio Extravergine, l’obbligo dell’indicazione in etichetta della Stato membro CE (o paese terzo)  di provenienza delle olive con la designazione dell’origine a livello regionale per i prodotti a DOP. Questo perché si è preso atto che ” … gli oli di oliva vergini direttamente commercializzati possono presentare qualità e sapori notevolmente diversi tra loro a seconda dell’origine geografica“. Il tutto più volte osteggiato da grandi produttori, distributori e da paesi senza una vera tradizione di olivicoltura, che per anni hanno commercializzato oli “italiani” a prezzi ai quali non è per i piccoli produttori seri nemmeno possibile pagare vetro e raccolta delle olive: resta ancora difficile capire come sia possibile proporre al consumatore finale, specie sugli scaffali di alcune realtà operanti nella GDO, un litro di olio extravergine d’oliva a prezzi intorno ai 3 euro …

P.S.: l’Olio Extravergine di Oliva DOP bresciano della campagna 2009 – 2010 pare essere, nell’opinione degli esperti, di grande qualità …

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2 risposte a "L’oro verde della provincia bresciana o del primato della qualità sulla quantità"

  1. L’olio di montisola è una cosa a sé che personalmente trovo di livello assoluto. E’ di certo l’olio che maggiormente apprezzo.

  2. Non ho difficoltà a crederle Marco. Pur rientrando come zona nella DOP Laghi Lombardi Sebino, alcuni vedono come limite il disciplinare con i suoi cultivar e le sue percentuali perchè tenderebbe ad “omologare” le produzioni, il bello del nostro territorio è il trovare quasi infinite variazioni al tema di fondo. Il problema a volte risiede nella scarsa disponibilità e reperibilità di un prodotto, penso allo squisito salame di Montisola tagliato “in punta di coltello”, ma è il prezzo da pagare per la loro autenticità.

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