Ho avuto modo di leggere una bozza concernente, un protocollo d’intesa tra Area Cultura, Musei, Turismo e Settore Attività Promozionali del Comune di Brescia e l’Agenzia Territoriale Riviera del Garda, attinente a un progetto di promozione turistico – culturale, che vedrà coinvolti, appunto, la città di Brescia e l’area gardesana bresciana. Giovedì prossimo, 8 ottobre, la Giunta Comunale presenterà alla Commissione Consiliare Commercio, Economia e Lavoro, Turismo una proposta di delibera di tale progetto. Mi chiedo se, l’Agenzia Territoriale Riviera del Garda abbia preso in esame la possibilità di coinvolgere anche il consorzio del Garda Classico, impegnato da qualche tempo in un progetto per la rivalutazione del territorio dal punto di vista vitivinicolo. Me lo chiedo perché il vino è un elemento fortemente turistico, in grado di lasciare profonde tracce, nell’animo attento di un turista. Me lo chiedo, e lo chiedo anche al Consorzio come all’Agenzia Territoriale. Me lo chiedo per sapere se esiste, o no, una collaborazione tra enti all’interno di questo progetto, collaborazione oggi più che mai indispensabile nello sviluppo di un territorio. Me lo chiedo, nulla più…
Encomiabile la tua crociata, ma ti chiedo se ne vale la pena.Vale la pena dannarsi per chi non vuole ascoltare e non ha la voglia per farlo?Per molto tempo si è cercato un dialogo con il consorzio del garda- per diverse questioni- senza mai ricavarne nulla.Oggi i vertici sono composti da persone che nella loro necessità di apparire a tutti i costi credono di sapere tutto, ma concretamente cosa sanno? Di risultati neppure la parvenza,non si vedono.Ognuno pensa al proprio orticello e se ne frega, figurati se sono a conoscenza di queste cose.I loro silenzi mi fanno passare la voglia di bere i loro vini che in qualche modo mi hanno incuriosito grazie ai tuoi articoli.
Fra
Gentile Francesca, mi sento di dissentire dalla sua analisi relativa ai vertici del Consorzio. Probabilmente qualcuno sarà come dice lei, ma le posso garantire che ci sono persone di tutto rispetto a prescindere dai loro probabili atteggiamenti e dalle loro scelte. Quindi le chiedo di non scadere nel facile giudizio all’italiana, ossia di fare di tutta l’erba un fascio. Spiace anche a me che di risposte non ne arrivino, ma giustamente come ha detto qualcuno in un altro post, ad alcuni non frega nulla. L’unica cosa che vorrei ricordare è che il territorio non appartiene ai Consorzi di Tutela, ma bensì alla collettività e “utilizzare” il territorio a scopi commerciali funziona solo quando tutti gli attori recitano lo stesso verbo. In questo caso mi pare che ognuno vada per i cavoli propri e non è solo peggio per loro, ma per tutti. Continui a bere i vini della Valténesi, magari li scelga dal produttore che trova più simpatico. 😉
Per quanto riguarda la ricerca di dialogo, forse Francesca si riferisce ad un passato remoto che non conosco, come non sono al corrente di questa nuova iniziativa. Ben venga la collaborazione: al Consorzio Garda Classico le porte non sono solo aperte, ma spalancate! Da almeno due anni il Consorzio collabora attivamente con tutti gli Enti Locali e Consorzi Bresciani che ne facciano richiesta in iniziative in Italia e all’estero – ci vorrebbero pagine a descriverle tutte – qualificando la presentazione del territorio bresciano sotto il profilo della enologia gardesana. Spero che anche da questa provocazione di Francesca, che manifesta un giusto rammarico che, nasca il desiderio da parte degli amministratori del Comune di Brescia e della Agenzia del Territorio del Garda di trovare un collegamento organico con il Consorzio Garda Classico. Io sono a disposizione. Sante Bonomo – Presidente