Difficile, molto difficile oggi vendere Brunello di Montalcino. Difficile per l’attuale crisi che sta colpendo l’intero comparto vinicolo, per il “rigetto”, in questo periodo, al consumo di vino rosso e ancor più difficile se si tratta dell’annata 2003. Annata calda, che ha dato dei vini troppo opulenti, quasi “stanchi” in una bocca quella di oggi, parlando degli attuali gusti degli eno-appassionati e dei critici, impegnata nella ricerca di vini “più fini”, di maggior freschezza e maggiore impatto nella comprensibilità. Di quest’annata, s’è data una visione negativa in tutta quanta l’Italia ma, a mio modo di vedere, forse alcuni giudizi troppo affrettati o per lo meno troppo alla “famo de tutta l’erba n’fascio”. Esistono, infatti, ottimi Brunello di Montalcino 2003 così come molti altri vini rossi, di altre zone d’Italia. Ultimamente ne sto facendo incetta, in quanto in molti ristoranti è una delle annate rimaste in abbondanza nelle carte. Ci sono davvero cose interessanti. Tornando al Brunello, bisogna ricordare anche che l’annata 2003 è stata quella di “Brunellopoli” ovvero lo scandalo del Brunello taroccato. Bisogna anche dire che, con l’attuale crisi i prezzi del Brunello, in alcuni casi, hanno subito un “leggero” ritocco dei listini verso il basso e quindi figuriamoci se qualcuno ora acquista quelle giacenze di 2003 rimaste nelle cantine.
Eppure io un pensiero lo farei, visto che mi è capitato ultimamente di bermi Brunello 2003 prodotto da piccole aziende contadine che s’impegnano per produrlo come tradizione vuole, in altre parole con il solo sangiovese, davvero ottimi. Vini ancora nervosi che si possono osservare quasi in prospettiva, dal colore ancora vivo e dalla struttura possente, spesso sostenuta da una buona acidità. Intendiamoci, non sto di certo parlando dell’annata 1996 che è stata sottovalutata ad appannaggio della 1997 più che mai sopravvalutata sempre dagli eno-critici. Sto parlando di una delle annate meno entusiasmanti del decennio, ma non di una da dimenticare! Ritengo infatti, come ho detto sopra, che si possano trovare ottimi Brunello 2003, in questo particolare momento, poi, credo sia ad un ottimo livello di maturità. Pronto per la beva ma con ancora qualche anno di interessante, o per lo meno curioso, futuro evolutivo.
Una gara sul sito dei vini http://www.varone.ch/