Perché farsi portare al Festival Franciacorta (punto di vista femminile)

Quasi figlio di un gesto di stizza (che certo tale non è) pubblico di seguito la prospettiva di una donna in relazione al mio ultimo post. Una versione assolutamente divertente vista con gli occhi dell’amica Eleonora Passaretti, agronoma in terra d’Abruzzo.

G.A.

Fine estate.

Tocchi già l´aria dell´inverno, hai voglia di assaporare gli ultimi profumi della natura prima che vada a dormire, di lasciarti emozionare dalle vigne, di metterti in discussione di fronte a nuove bottiglie di far godere le tue papille con eccellenze gastronomiche, insomma, hai voglia di crescere. Il X Festival Franciacorta sembra concentrare perfettamente tutto questo in 3 giorni.ritratto-di-donna

Poi c´è Lui…conosciuto un giorno in cui ti sentivi “leggera” come le bionde dei film estivi degli anni ´80, sembra interessante. Devi ammettere che fin´ora è stato bravino, allora la butti lì: “sarebbe bello passare un week end fuori, insieme, non trovi?Potremmo andare da qualche parte,ho sentito che quest´anno il Festival Franciacorta è proprio ben organizzato, ma è solo un idea….”

Bene il ragazzo è sveglio, capisce al volo, e il giorno dopo annuncia fiero l´acquisto dei biglietti per il Festival, ovviamente ti fingi stupita e apprezzi il gesto…magari si rivela davvero interessante.

Potresti anche scoprire che è Lui, l´uomo della tua vita, quello che presto deciderai di amare, ti farai una ragione di tutti i suoi difetti e giustificherai ogni sua mancanza, finchè un giorno gli dirai:”Adesso basta sei cambiato, all´inzio non eri così…è finita… mi sono innamorata di Mario” ma in cuor tuo saprai benissimo che Lui è sempre stato così, sei tu che non hai più voglia di compromessi.

Si parte.

Lui recita la parte dell´uomo che porta fuori la donna, si vanta che vincerà il primo premio della caccia al tesoro.

Ti piace, è perfetto nel contesto.

Mario Biondi aprirà le danze, fantastico, morivi dalla voglia di vederlo, ti lasci incantare dalla sua voce, dimentichi tutto, siete solo tu e la musica…

Lui regge bene la situazione, nessun passo falso, si scopre piacevole, ti lasci corteggiare, a volte gli lasci anche credere che ti sta facendo sentire unica come nessuno aveva mai fatto, lo fai sentire l´uomo più affascinante del pianeta.

La caccia al tesoro ti esalta, vigne, ville, eccezionale questa Franciacorta, ti senti una bambina al luna Park, ti rivolgi a Lui come se il merito di tanta gioia fosse solo il suo.

Tra tante emozioni balena il pensiero che qualcuno possa scaldare il tuo cuore ma distratta dai colori della campagna rimandi il pensiero al viaggio di ritorno.

Avevi proprio bisogno di godere di un qualcosa di nuovo, di sentire nuovi mille stimoli, le idee rotolano nella tua mente, hai voglia di sapere tutto di questo mondo.

A cena sarai bellissima, avrai gli occhi di tutti puntati su di te, Lui sarà un po´ teso ma farai in modo che non s’infastidisca vedendoti presa da piacevoli conversazioni con i produttori della zona, basterà uno sguardo, un gesto e lui si sentirà tranquillo, sarai la sua donna e lui il tuo uomo, gli darai questa certezza, per una notte.

Bottiglie stupende, cibo divino, anche del dopo non ti potrai lamentare (l´hai scelto anche per questo).

Colazione a Iseo, aperitivo al Festival e pranzetto in un ristorantino che un tuo caro amico ti ha suggerito.

Durante il viaggio di ritorno penserai a quante cose hai ancora da vedere e sapere, ti sentirai ancora più assetata di conoscenza, ma sarai contenta di aver trascorso tre bellissime giornate. Lui è li, che guida, assorto, “chissà che intenzioni ha” pensi…

Ma sai che, comunque vadano le cose, lo ricorderai sempre e soltanto come la cornice perfetta di un bellissimo quadro: la Franciacorta.

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9 risposte a "Perché farsi portare al Festival Franciacorta (punto di vista femminile)"

  1. divertente, divertente davvero la sfumatura rosa di questo racconto che, leggendo, mi sembra di vivere. mi ricorda vagamente un libro divertentissimo, Esercizi di Stile di Raymond Queneau

    chiedo perdono per la citazione e un po’ invidio chi vi parteciperà, più che per la Maserati per il concerto di Mario Biondi!

    buona giornata
    Davide

  2. Davide, a parte che ora tutti aspettano la tua relazione sulle uve (anche se qualcuno pensa che tu, per farlo, dovresti essere almeno un vegetale) ma perchè non vieni al concerto?? Ti passo i due biglietti prenotati per il presidente…

  3. ah si? bella idea, ti faccio sapere, ti chiamo domani! sempre che il presidente non abbia già opzionato…in quel caso mi tiro indietro grazie giovanni! sei una fonte inesauribile di favori!
    ps: la mia relazione sulle uve sarà un groviglio di numeri, e statistiche, ormai siamo a più di duemila campioni tra uve e mosti… niente di così eccezionale ed etereo come i tuoi posts!
    a presto
    Davide

  4. Divertente anche la prospettiva femminile, dici che siamo proprio così?
    Sai che però mi ha divertito di più quella maschile?
    Ora manca il punto di vista della Franciacorta, cosa si aspetta il nostro bel territorio da tutti quegli uomini & donne che verranno da soli o in compagnia per il Festival?

  5. Direi che siete abbastanza così, si. Bella l’idea del punto di vista del territorio, ma a chi lo facciamo scrivere??

  6. Altra sviolinata assurda che non ha nulla a che fare con il nostro mondo . Magari un giorno anchio, in mezzo al vigneto, mi trovo un bel George Clooney che mi fa vivere un bel film…
    Giovanni dacci un taglio con queste cose , è tutto così ridicolo. Torniamo a parlare di vino , la poesia fatta con questi mezzi lasciamola ai poeti , ai veri poeti.
    Io mi tolgo da quì in tutti i sensi!
    cristina

  7. Capito il messaggio . Mi dileguo.
    Mi scuso per il modo irruente ( sicuramente sbagliato) con il quale ho manifestato il desiderio che Terra Uomo Cielo parlasse più concretamente di vino . Comunque complimenti ad Eleonora per il suo bellissimo racconto .

  8. Cristina, nel mio commento nessun velato messaggio. Credo che per portare la gente nel mondo del vino, mondo fatto di storia, cultura, lavoro e passione, sia necessario anche sdrammatizzare condendo il tutto con un po’ di ironia. Questi post (e i dati che ho raccolto lo confermano) hanno fatto conoscere, a persone che con il vino non hanno nulla a che fare, questo progetto, le aziende ne fanno parte, la loro filosofia e magari (lo spero) sono stati incuriositi in maniera da vedere in loro una sana crescente passione per il mondo del vino. In ogni caso hai ragione: questo è un blog che parla di vino e che continuerà a parlare di vino, ma al contempo non vuole “ghettizzarsi” solo per il pubblico che già di vino capisce, ma vuole portare gente nuova ad interessarsi allo stesso, soprattutto a quello fortemente legato alla cultura contadina.
    Quindi non dileguarti…

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