E’ tempo di vendemmia anche in Valtènesi, in altre parole su quelle dolci colline moreniche che sovrastano il Lago di Garda occidentale. In questo splendido territorio ancora privo (ma ci si sta lavorando)di quell’identità che lo possa far emergere al rango di una vera e propria zona di produzione vitivinicola, è iniziata la vendemmia 2009. Anche qui, le prime uve raccolte sono per la creazione di metodo classico, infatti, qualcuno si cimenta, pure con discreti risultati, nella produzione di bollicine. Per chi come Cantrina che ancora non si arrischia in tale pratica, le prime uve raccolte sono quelle da mettere in appassimento per la produzione di quello che sarà il “Sole di Dario”, il passito aziendale. Semillon, Sauvignon e a seguire il Riesling adagiate in piccole cassette di legno dopo una scrupolosa selezione e pulitura di ogni singolo grappolo. Nessun acino che presenti rotture o ammaccature è degno di far parte di alcuna di quelle casse, nelle quali l’uva riposa distesa e nessun grappolo sovrasta l’altro. Anche a Cantrina le maturazioni hanno anticipato il periodo di raccolta di circa una decina di giorni e ora si stanno attendendo le analisi degli acini di Riesling. La fermentazione e l’affinamento del “Sole” sono svolti in barrique nuove nelle quali il vino sosta per due anni prima della messa in bottiglia. Un passito importante il Sole di Dario, ricco, dall’imponente struttura zuccherina ma sempre bilanciata da una nota acida che lo rende “snello” e fascinoso nella beva. Chiudendo gli occhi ti par di mangiare albicocche in sciroppo da abbinare assolutamente ad un erborinato ben stagionato, magari un Gorgonzola con due o trecento giorni di stagionatura. Quest’anno, a dare una mano a Diego e Cristina anche Danilo Donati, comunicatore di TerraUomoCielo e mio amico da oltre vent’anni, operante nell’area bresciana.
Nella fotografia mentre controlla grappoli di Sauvignon prima di adagiarli in cassetta. Un modo per vivere a 360 gradi il mondo del vino, dalla raccolta alla vendita.
In attesa, nei prossimi giorni, della raccolta del Riesling e successivamente delle uve rosse, come Groppello, Marzemino, Rebo, Merlot ecc. per raccontarvi del profumo di mosto che si respira in tutta la provincia da un lago all’altro, in un territorio, quello bresciano, che merita di essere scoperto con grande attenzione.
è sorprendente l’ottimo stato di salute delle uve di quest’anno
buona giornata, buona vendemmia (perchè non ti industri un po’ anche te a spostare le cassette piene dai vigneti dato che hai due spalle robuste, da nuotatore di Farfalla!)
ciao
Davide
Davide, non fare lo spiritoso… voglio da te un report della vendemmia in ogni aerea (o quasi) della provincia di Brescia. Sarai il mio inviato tecnico! 🙂
vendemmiare prima di comunicare eppoi bedizzole non è in valtenesi
Vendemmiare prima di comunicare che ? Non capisco cosa vuol dire o meglio se vuol dire che prima di fare comunicazione sull’inizio della vendemmia sarebbe opportuno averla effettivamente iniziata posso rispondere brevemente , o quasi .
A Cantrina – come frazione , che non è Bedizzole ed i suoi abitanti tendono campanilisticamente a sottolinearlo , e non è Valtenesi in senso pedo-geo-storico-politico stretto ( ma non c’è un progetto di comunicazione comune e pare condiviso da parte del Consorzio che utilizza il il nome Valtenesi ? ) – la vendemmia l’abbiamo iniziata – come Azienda ora – il 12 agosto con delle uve di Pinot nero destinate a base spumante , produzione in cui non ci cimentiamo in prima persona ma che cediamo a terzi per essere vinificate .
Le fotografie in questione si riferiscono al 20 agosto giornata in cui abbiamo raccolto l’uva da passito cui è seguita la raccolta dello Chardonnay ed Incrocio Manzoni .
Per ultimo abbiamo già raccolto il Riesling e concluso quindi la vendemmia delle uve a bacca bianca .
Ora alcune considerazioni :
– La nostra è una azienda molto piccola per cui anche i tempi di raccolta sono brevi ;
– Si è deciso di dar luogo alla raccolta perchè per mia esperienza personale , d’accordo con il nostro consulente-enologo , supportato dai dati analitici delle uve ed in funzione dei vini che andremo a produrre l’uva fosse giunta al giusto grado di maturità .
– Noi non abbiamo impianto di irrigazione perciò in alcune aree del vigneto è stato necessario raccogliere anche per salvaguardare la vitalità delle vigne stesse oltre che la freschezza del prodotto .
– Inoltre la fioritura quest’anno è stata particolarmente anticipata ad una data che potremmo collocare tra il 23 ed il 24 maggio e se aggiungiamo i canonici 83-84 giorni arriviamo alla maturità fisiologica ( non tecnologica che è in funzione degli obiattivi enologici ) dello Chardonnay ad esempio e fate voi i conti .
– Per ultimo la nostra è una azienda un pò anomala per la Valtenesi , scusate per la zona ,
sia per impostazione e gestione dei vigneti sia per piattaforma varietale che ci portano ad anticipare sempre la vendemmia rispetto ai nostri colleghi in momenti in cui preferirei di gran lunga starmene in vacanza .
Detto questo siamo attualmente contenti delle scelte fatte finora ed i vini in fermentazione ce lo stanno confermando e comunque la nostra cantina è sempre aperta a chi volesse venire a verificare di persona e disposto ad una utile discussione .
A proposito la prossima settimana inizio a staccare il Merlot .
Un ultimo commento riguardo alle bollicine Valtenesine ops pardon Gardesane ridotte al rango di discreto nel giudizio di Giovanni .
D’accordo che sei un l’uomo del momento in Franciacorta e che sei ovviamente di parte ma credo altresì che vi siano anche da noi delle etichette in grado di reggere ottimamente il confronto con la stragrande maggioranza della produzione franciacortina e nazionale in termini di qualità precisione tecnica e in alcuni casi anche di personalità : mi vengono in mente le bolle di Costaripa piuttosto che il 326 di San Giovanni piuttosto che la bolla che artigianalmente produce La Torre o ai vari esperimenti di metodo calssico che si stanno facendo con il Groppello dal “Cento per Cento” e giù di lì .
Ora me ne torno in cantina che c’ho da fare . ciao Diego
@Fidel: spiegaci meglio il senso del tuo “attaco” se di tale si tratta.
@Diego: il mio “discreto” non voleva di certo essere denigratorio per chi in Valtènesi si cimenta in tale pratica. Ritengo ci possa essere materia prima ottima per produrre metodo classico, ma non è di certo l’inclinazione alla quale si è ispirata il territorio Gardesan-Bresciano. Poi di prodotti interessanti, come quelli da te citati, ve ne sono molti ma in Franciacorta c’è un’offerta maggiore, perchè il territorio ha scelto quella strada.
Precisazione: non credo di essere l’uomo del momento in nessuna pratica (o quasi…)nemmeno per la Franciacorta, che per altro ha uomini decisamente più importanti di me, ne tantomeno sono di parte. Il mio interesse risiede nella provincia bresciana tutta, che vorrei elevata e riconosciuta al rango di “multiforme” territorio nella produzione di vino quale è. Poi sposo delle idee solo perchè le ritengo giuste, mentre altre cerco di combatterle con tutti i mezzi come ho sempre fatto.
Non era un attacco era semplicemente uno sfottò a Giovanni il quale è sempre reticente al piegare la schiena.Significa vai a sollevare qualche cassetta poi parla dell’uva ivi contenuta .Bedizzole-Valtenesi è un altro sfottò rivolto a Giovanni per l’errore geografico.Mi spiace d’aver causato l’ira dei secessionisti cantrinesi ma mi auguro che l’ironia sia ancora ben accetta. Mi rimane un solo dubbio: vale ancora la frase latina: excusatio non petita, accusatio manifesta?
P.S. se fosse possibile sarebbe bello non paragonare gli spumanti di valtenesi ai franciacorta, per lo stesso motivo per il quale non ha senso paragonare un primitivo a un valtellina, è una questione di comunicazione. Chiunque comunichi facendo paragoni legittima l’aspirazione di quel vino ad essere come l’altro diminuendo il valore del primo. Giovanni questo lo sa.
hasta luego!
Caro Fidel, c’è chi solleva le cassette e chi ne fa un racconto. A ognuno il suo. Non è che Davide, il quale ci racconterà delle uve, debba necessariamente sollevare cassette per raccontarci i dati analitici delle stesse. Ti pare?? 🙂
Per il resto ti lascio con una frase scritta da una delle persone più umili e più straordinarie che abbia mai incontrato nel mondo del vino.
“Stare dalla mia parte non è assolutamente necessario,
e tanto meno auspicabile: al contrario, una dose di curiosità,
come di fronte a una creazione estranea,
con un’ironica resistenza, mi parrebbe una posizione
incomparabilmente più intelligente nei miei confronti.”
Gianni Masciarelli
Questa è ironia sottile e non sarcasmo da “circolino”… 🙂
Accidedenti che tensione!Qualora non fosse passato il messaggio ripeto: stavo solo scherzando! A già….che stupido che sono! come ho potuto dimenticare che hai SEMPRE ragione e che decidi tu gli argomenti su cui scherzare………
ma poi……vabbè…..si però…….sempre le stesse cose ,mio dio che noia.
vado a vedermi brugole e mattoni.org
ciao Luca
Fidel, che tensione vuoi che abbia, in animo, uno che ha sempre ragione e che decide gli argomenti sui quali scherzare?? Suvvia non prendertela e non trincerarti dietro alla pesantezza di cose che, in fondo, hai creato tu. 🙂