L’Abruzzo (parte prima): Villa Maiella

Ci sono luoghi e situazioni che rimarranno per sempre impressi a fuoco nella mia memoria. Luoghi meravigliosi, ricchi di fascino e storia come l’Abruzzo. Ci vado quando posso, ma non passa anno senza che io mi ritrovi li. Il 31 luglio cade il primo anniversario della scomparsa di un Grande Uomo e di un caro amico. Gianni Masciarelli. foto peppino e angelaE’ grazie a lui se ho imparato ad amare la terra d’Abruzzo, è grazie a lui se ho avuto modo di conoscere persone eccezionali in queste terre, come direbbe Lui, straordinarie. In Abruzzo ci sono stato in macchina, in treno, in aereo, in moto e in vespa ma ogni volta non ho mai mancato l’appuntamento con Peppino Tinari e la sua cucina a Villa Maiella, in quel di Guardiagrele. Gianni lo portava con sé quando doveva presentare la terra d’Abruzzo nel mondo. Nelle creazioni di Peppino sono racchiusi la storia di una regione e la volontà di non disperdere la cultura contadina in essa racchiusa. Da sempre a Villa Maiella si utilizzano esclusivamente materie prime della zona e allevate secondo tradizione. I salumi provengono da maiali che Peppino alleva personalmente, così come gli agnelli e le galline allo stato brado per la produzione di uova. Sapientemente coadiuvato in cucina dalla moglie Angela e in sala dal bravo sommelier Nicola, Peppino non perde occasione ogni volta per stupirmi. Nei libri della memoria non posso non ricordare piatti come i Carciofi di Cupello farciti con la ricotta di pecora, la Chitarrina al pomodoro oppure quella al castrato di Castel del Monte con scaglie di pecorino, e ancora, lo stinco d’agnello con la salsa allo zafferano (che mi ha rifatto giusto la scorsa settimana) per non parlare della millefoglie di filetto di maiale con spinaci, pancetta croccante e patate all’anice stellato in crosta di sfoglia. lavittoriaOgni piatto abbinato come sempre ad un vino di Gianni. Una cucina importante ma assolutamente vera, con i piedi ben radicati per terra. Mi auguro che Arcangelo e Pascal, figli di Peppino e Angela, continuino nella tradizione di famiglia con lo stesso rispetto e la medesima umiltà che rende i loro genitori due persone splendide. Come dicevo, non è possibile passare dall’Abruzzo senza fermarsi a Villa Maiella, dove in ogni piatto è racchiusa la cultura di quella terra e la passione e l’amore, che Peppino e la sua squadra sanno magistralmente trasmettere a tutti i loro commensali.

E le guide, “maestre supreme” del saper valutare l’arte culinaria? Probabilmente troppa grazia, quella di Peppino, per una così discutibile cultura.

A presto caro Peppino e mi raccomando! Sei più forte di qualunque tempesta.

Ristorante Villa Maiella 

Località Villa Maiella, 30 Guardiagrele (CH)

tel 0871 809319

info@villamaiella.it

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3 risposte a "L’Abruzzo (parte prima): Villa Maiella"

  1. Posso auto-annoverarmi tra le persone “straordinarie” conosciute in terra d’Abruzzo? 😉
    Ti aspetto presto per una cena da Peppino! E poi, per riprenderci dalla grande abbuffata, gusteremo in sua compagnia il favoloso gelato al cioccolato al profumo di anice stellato…ho già l’acquolina!
    Forza Peppino!! I tuoi amici ti apettano!!

  2. Senza dubbio Ross! Ad agosto tornerò a trovare Peppino, andrò a visitare la sua azienda agricola e ceneremo da lui con una vecchia annata di Villa Gemma. Stanne certa!

  3. Riscoprire emozioni, sentirsi di nuovo viva, come a 16 anni, quando esplori e scopri le prime emozioni, senti battere forte il cuore e non sai perchè, una mano ti stringe lo stomaco e la consapevolezza che stai degustando la prima “vita” ti rende felice e curiosa…

    ecco cosa ho provato con quei ravioli di burrata allo zafferano….

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