Il tempo ormai scorre veloce, neppure la durata di un fulmine e non solo sono passati giorni e mesi, ma addirittura anni. I cambiamenti si susseguono incuranti della mia letale pigrizia. I figli del Grigio, conosciuti che sbiascicavano appena qualche parola, oggi sono li a sentenziare sul mio abbigliamento e sui miei capelli. Come biasimarli del resto! E così sabato è andato in scena il matrimonio di Gigi. Compagno di scuola insieme al Grigio con i quali ho lavorato per un anno alla stesura di una tesi dal titolo “ E la formazione continua… “ tesi che poi ha pensato bene di utilizzare come “spunto” qualche maggiormente furbo personaggio per i propri scopi. Ai blocchi di partenza la suddivisione nelle auto non è stata casuale. Il mio insistere per salire con la sposa non ha portato a nessun risultato, così con il Grigio alla guida della mia Smart e la sua famiglia (tiene moglie e tre figli) a ruota con la famigliare, abbiamo intrapreso una sorta di viaggio “per Destino”. Premetto che Gigi, preciso come sempre, ha stampato delle cartine per far si che nessuno si perdesse, nel tragitto che dalla chiesa porta al bellissimo Castello di Castelli Calepio. L’unico inconveniente è che la destinazione riportata nel foglio non era quella esatta, ma la cosa grottesca è che gli unici ad essersi persi siamo stati noi. Arrivati ormai con il buio che incombeva sulle nostre teste, ma soprattutto ad aperitivo finito, il Grigio ha pensato bene di non sedersi vicino a me, in modo da poter raccontare al proprio tavolo che la colpa del ritardo era dovuta interamente a me. Il Castello dicevo, un posto bellissimo appena dopo il confine della Franciacorta. La sensibilità di Gigi l’antropologo e Nicoletta (non avevo ancora citato la sposa) hanno fatto si che a preparare la cena ci fossero dei volontari e che il ricavato andasse tutto al Mato Grosso. Una cena semplice e sana, con una punta di eccellenza nello spiedo con tanto di uccellini. Purtroppo il vino lo ha scelto Gigi (è una delle poche cose che non sa fare, ma nelle quali insiste nel cimentarsi) e non era uno dei “miei” ma pur sempre un Franciacorta. Il tempo ormai scorre inesorabile; chi si sposa, chi diventa genitore, chi pensa di sposarsi per disperazione, chi per disperazione non lo pensa neppure e chi, come Gigi, si laurea, diventa padre e poi si sposa in un tempo tanto ristretto (ma forse non così ristretto. Questione di percezione del tempo…) da farmi sentire vecchio in un batter di ciglia. Come diceva qualcuno, caro Gigi, e mi sento di parlare anche a nome di quello nel mezzo tra te e Nicoletta, “gli amici vanno e vengono ma alcuni, i più importanti, rimarranno”.
Auguri a Te, Nicoletta e alla biondissima piccola Alice, per una vita bellissima. Godetevi la vostra felicità!
Io devo necessariamente ironizzare dedicandoti questa canzone…
con Vinicio mi sento chiamato in causa,
chi come noi ha il maalox per amico,
forse è in procinto di guadagnar la libertà dalla clandestinità
ci vediamo il 25 luglio
Nudles
Ciao siamo appena tornati dal viaggio di nozze in Toscana.
splendida nelle sue forme, nei suoi colori, nei profumi e negli aromi, grezza e vera come il chianti, insomma una bella luna di miele.
Grazie Giovanni per le belle parole è vero tante cose passano, volano come il tempo,
ma i veri amici rimangono.
Hai ragione non conosco il vino ma è anni che aspetto un tuo corso per comprendere il magico mondo di Bacco a quando l’inizio? magari serale? …..
ciao a presto.