Spesso mi si chiede cosa mi renda felice. A volte fatico a rispondere, in quanto io mi sento molto felice! Impiego il 90% del mio tempo per fare ciò che mi piace, fregandomene altamente delle “bombe” che mi cadono accanto. Mia madre mi adora (anche se non le porto le camicie a stirare) e mio padre pure (a lui porto la Vespa a riparare). Mia sorella, nonostante quel velo di “acidità”, son certo mi adori. Gli amici, quelli veri, quelli non opportunisti, quelli che ci sono proprio perché non ti rompono le palle sempre, hanno di me grande considerazione (almeno spero) . Non mi appassionano le auto, in quanto sono un pessimo guidatore (riesco a fare la fiancata alla Smart in parcheggio) tantomeno il calcio, anche se simpatizzo Inter, per via di uno scambio culturale avuto tempo fa, con un amico sfegatato per il calcio, che sono riuscito negli anni a convertire al rugby. La mia passione è il vino e credetemi, incontrare in questo mondo persone che si interessano di te per quello che fai, sorvolando magari sugli aspetti comportamentali, (per i quali riconosco di non essere un principe) non ti porta certamente danaro o ti permette ti pagarti il mutuo, ma dal mio punto di vista, è la più grande soddisfazione. Infatti, inventarsi una professione, mettendosi in discussione in prima persona come sto facendo io tutti i giorni, non è cosa particolarmente remunerativa, ma quando due persone che stimi da anni (una di loro da anni, l’altra ho avuto modo di conoscerla personalmente un anno fa) capiscono ciò che fai, credono in quello che fai e senza che ti chiedano nulla capisci che ti stimano e che credono in te, è una delle cose più gratificanti del mondo. Il mondo del vino (come molti altri) è tatuato da conflitti d’interessi, amicizie d’interesse, poca obiettività e molta velata corruzione. Io non chiedo nulla a nessuno, sono solito ad arrangiarmi e le persone che posso considerare amiche in questo mondo, si possono contare sulle dita di una mano. Tra queste “dita” devo citarne due sopra tutte: Franco Ziliani, il quale è stato il primo Giornalista a volersi interessare ad una delle aziende da me seguite, Colline della Stella, senza che nessuno lo chiamasse, senza che nessuno gli offrisse nulla, senza che lui pretendesse qualcosa. E’ arrivato in azienda in punta di piedi, accompagnato da Rosanna Ferraro, per sua scelta e con un umiltà ed un rispetto per il nostro lavoro davvero encomiabile. Ha degustato i vini e ne ha espresso un suo personale giudizio. Ha fatto ciò che ti aspetti da tutti coloro che svolgono attività informativa nel mondo del vino, solo che troppo spesso, le persone preposte per fare questo ti offrono anticipatamente il costo di una pubblicazione ancor prima di degustare i vini. Lui ha fatto e scritto ciò che ha voluto, senza chiedere nulla a nessuno, e questo è stato l’inizio di quella che oggi mi permetto di definire una rispettosa e profonda amicizia. L’altra persona si chiama Jeremy Parzen, conosciuta grazie a Franco lo scorso autunno. Uno straordinario pazzo americano, con una cultura del vino ed un palato, di assoluto rilievo. Basti pensare che lo scorso anno, dopo la visita alla Ca’ del Bosco nella quale ci siamo bevuti (perché certe cose non puoi non berle) una straordinaria bottiglia del ’79 tirata con tappo fungo e “degorgiata al volo” e cenato alla Dispensa Pani e Vini da Vittorio Fusari, è stato ad ascoltarmi ed ha voluto bersi sia il vino di Andrea Arici che quello di Camossi (il rosè). Mi ha sopportato, in sostanza, e lo scorso aprile è venuto pure a trovarmi al Vinitaly, nel nostro piccolo stand. Abbiamo dato un passaggio a lui e al suo amico (del quale non ricordo il nome e me ne scuso) a bordo di una piccola Ford Fiesta, sulla quale eravamo in sei, fino al centro di Verona. E nonostante tutto ha voluto scrivere di me sul suo blog, definendomi “the Bruce Springsteen of Italian sparkling wine”. Un grande onore per me. Oggi, quando ho visto il mio faccione pubblicato su quelle pagine, mi sono commosso nello stesso modo di quando Franco, pubblicò il mio ricordo dedicato a Gianni Masciarelli. Queste sono per me le più belle gratificazioni per la vita che ho scelto. Queste sono per me le emozioni più belle che si possano provare nel mondo nel quale opero. Avere il rispetto e la stima di due persone che hanno scelto, come ho fatto io, la strada della passione scevra da banali interessi.
Grazie di cuore.
bravo Giovanni, sono contento che queste soddisfazioni “morali” ti gratifichino, così come accade a me, e ti spingano a procedere per la strada, non semplice, ma giusta, autentica, quella che senti, la tua, che hai imboccato. Forza e coraggio e avanti così, con la giusta carica e le più forti motivazioni, che il mondo del vino ha bisogno di persone come te…
Stanotte ho dormito poco. Ero davvero emozionato, come quando da bambino aspetti che arrivi Santa Lucia. Me ne fregavo del fatto che tutti mi dicessero che se l’avessi vista sarei diventato cieco. L’emozione prendeva sempre il sopravvento.
Grazie, le tue parole (come sempre) sono un grande incoraggiamento per me.
che delusione…
…interista…
:0(
Ho scritto che simpatizzo, in quanto di calcio non ne capisco na mazza! Il rugby, quello si che è sport!
perché Anna, cosa doveva essere il buon Giovanni per non deluderla, milanista casciavit o, peggio ancora, gobbo juventino?
Suvvia!
Caro Giovanni, sai quanto io possa capire quelle tue emozioni, per fortuna ci sono ancora “pazzi” che nella vita scelgono la propria strada in base alle passioni… è l’unico modo che conosciamo per sentirci vivi
peggio ancora???????? :0)
Hai ragione Francesco, senza quel briciolo di pazzia saremmo spacciati…
Va bene la pazzia ma torna anche con i piedi per terra!
Complimenti Bruce Springsteen della Franciacorta!
Per la Valtènesi chi sarai? Qualcuno ha qualche idea?
Per la Valtènesi ci vorrebbe un Mario Merola, ma non credo proprio di poterlo interpretare con il giusto stile.
Innanzitutto complimenti!! mi piace molto il tuo stile, sia per come scrivi, sia per l’evidente passione che emanano i tuoi articoli. Io e altri due ragazzi (spinti dalla tua stessa passione, entusiasmo e amore per quello che facciamo) abbiamo iniziato da circa 2 settimane un nuovo interessante progetto..Il Blog della Franciacorta (www.franciacortablog.com), siamo solo all’inizio, non abbiamo mai curato un blog e siamo quindi consapevoli di avere ancora moltissima strada da percorrere, ma siamo fiduciosi, carichi e abbiamo voglia di fare. Se hai qualche consiglio, suggerimento, articoli da pubblicare, idee.. sei il benvenuto!!
Sono davvero contento che tre ragazzi giovani, abbiano deciso di aprire un blog che parli del territorio nel quale vivono. Mi piacerebbe conoscervi e poi scrivere di voi in modo che anche il mondo del vino vi possa conoscere.
Benissimo..potremmo incontrarci per un aperitivo..che ne dici? sentiamoci direttamente per mail